di Nadia Zangaglia - Erborista:
Secondo un’ elaborazione semplificata della Dottrina Umorale di origine lppocratica e Galenica sappiamo che il crocevia di tutte le trasformazioni e' lo stomaco,che inoltre gestisce in primo luogo il “Govemo dell’Acqua”, invece l'organo che da forza ed energia alle trasformazioni stesse e' il fegato che permette quello che possiamo definire “Governo del Fuoco”. Lo Stomaco difatti e' situato al centro dell’incontro dei due “assi maggiori” , il verticale con l'orizzontale, ed affiancato dagli organi governatori fondamemali: a destra il fegato, a sinistra la milza .
Per avere la percezione del fondamentale e indissolubile legame tra questi organi, basti pensare alla loro disposizione fisica all’intemo del corpo: al Centro lo stomaco, che sovrasta il pancreas che a
sua Volta “ collega” fegato e milza;. Lo stomaco e' avvolto e abbracciato dal fegato sulla parte destra e si appoggia, quasi sulla milza, a sinistra. Dietro, un po’sotto, quasi a far da “sedia” ai reni.
Salendo Verso l’alto si va subito alla testa. dove secondo la Dottrina Umorale lppocratica, hanno sede oltre alle funzioni intellettive e sensitive, anche quelle di tipo “metabolico": grazie ai precursori che si formano nello stomaco e che salgono nella testa, si forma la Flemma, l’Umore corrispondente all’elemento Acqua, Freddo e Umido e Lunare al massimo grado.
. Esso, come acqua di una fontana, discende e fluisce verso il basso. La Flemma, prosegue la sua discesa,, che in greco e' detta “catarrho” o “rheuma” ( letteralmente scorrimento verso il basso;
scorrimento) e attraverso il collo raggiunge il petto, dove si trovano polmoni e cuore, chiamato da Platone"l'intoccabile”, protetto dalle “spugne" polmonari e dalla gabbia toracica (torax termine latino che deriva dall’analogo termine greco, indica sia la parte anatomica delimitata dalla gabbia toracica sia la parte della corazza o lorica che protegge il busto del guerriero ).
L’area del petto comprende quindi sia una parte di " acque", piu'esterna, protettiva, Fredda e Umida, sensibile al flusso flemmatico ( i polmoni), sia una parte interna, "nucleare" e lgnea (il cuore), sensibile soprattutto ai flussi Sanguigno Biliare ( la Bile per la Dottrina Umorale e' fuoco organico ).
Nel petto-are toracica convivono due nature, in continuo scambio e compensazione, che permettono l'assunzione e distribuzione di :
a) Calore vitale,concentrato nel cuore e da esso distribuito, proveniente dall`asse fegato-vasi-reni
b) Soffio vitale o “Pneuma”o “Spiritus”, che i polmoni assumono dall’ambiente e cedono al cuore, che a sua volta lo distribuisce, insieme al Calore Vitale.I polmoni, irrorati di “catarrho” Flemmatico_ inoltre, rinfrescano e umettano il cuore e il sangue, impedendo che il calore e la parte ignea eccedano nella loro funzione e provochino danni al resto
dell’organismo. .
Dal punto di vista patologico in corrispondenza di questi punti si formano i muchi vischiosi, collosi, tenaci, a causa dell’eccesso di Freddo ambientale , climatico-stagionale che alimentare.
Ogni evento e' ambiguo: il Freddo e Umido della Flemma compensa a livello toracico l’eccesso di calore del sangue e del cuore, ma oltre ad una certa misura,riversa nei polmoni un flusso abnorme
che si trasforma in muco ostacolante la funzione respiratoria.
Concludere il percorso in “discesa” della Flemma a questo livello sarebbe assurdo, ma in questa occasione possiamo limitarci a considerare questo “segmento” in quanto é l’area che viene
maggiormente colpita dai "virus" ,ovvero, e' proprio sulle mucose dei primi tratti dell`apparato respiratorio che si “attaccano” virus e batteri ( complicanza della sindrome influenzale e causa sproporzionata dell’uso di antibiotici, in presenza di banali raffreddori o tossi persistenti o peggio ancora solo influenze virali!!!),
L’attenzione di conseguenza del medico antico era rivolta, in caso di “influenze”, a ristabilire all’interno dell’organismo l'equilibrio tra gli Umori, con particolare attenzione all’aspetto Freddo Umido o comunque all’interferenza “perversa”degli altri umori su Questo.