I capolavori del Corpus Hippocraticum

La scoperta della strutturale corrispondenza fra le malattie ,il carattere dell’uomo e l’ambiente nell’opera “Sulle acque ,sui venti e sui luoghi”.
Il trattato Sulle acque ,sui venti e sui luoghi e’ fra i piu’ straordinari del Corpus Hippocraticum .
Due sono le tesi di fondo.
1)La prima costituisce una illustrazione paradigmatica circa l’impostazione stessa del discorso della medicina come scienza ,derivato nella sua struttura razionale dal discorso dei filosofi .L’uomo va visto nel complesso in cui e’ naturalmente inserito ,ossia nel complesso di tutte le coordinate che costituiscono l’ambiente in cui vive :le stagioni,
i loro mutamenti e i loro influssi ,i venti tipici delle singole regioni ,le acque caratteristiche dei luoghi e le loro proprieta’ ,le posizioni dei luoghi ,il tipo di vita degli abitanti .”La piena conoscenza di ciascun singolo caso “dipende,pertanto ,dalla conoscenza dell’insieme di queste coordinate ,il che significa che per capire la parte bisogna capire il tutto cui la parte appartiene .La natura dei luoghi e di cio’ che li caratterizza incide sulla costituzione e sull’aspetto degli uomini ,e, quindi ,sulla salute e sulle malattie .Il medico che vuol curare il malato deve
conoscere queste precise corrispondenze .
2)L’altra tesi (la piu’ interessante )e’ che le istituzioni politiche incidono sullo stato di salute e sulle condizioni
generali degli uomini:”Laddove gli uomini non son signori di se stessi e delle proprie leggi ,ma soggetti a despoti ,non pensano gia’ a come addestrarsi alla guerra ,bensi a come sembrare inetti a combattere “.
La democrazia ,dunque ,tempra il carattere e la salute ,mentre il dispotismo produce effetti opposti .
“Il manifesto della medicina Ippocratica :L’Antica Medicina “
La medicina e’ largamente debitrice alla filosofia ma occorre precisare ulteriormente questo asserto .La medicina ,che e’ sorta nel contesto dello schema generale di razionalita’ instaurato dalla filosofia ,ha tosto dovuto prendere le distanze dalla filosofia medesima per non esserne riassorbita .Infatti la scuola medica italica aveva fatto uso dei
quattro elementi empedoclei (acqua ,aria ,terra,fuoco)per spiegare salute e malattia ,vita e morte ,cadendo in un dogmatismo che dimenticava la concreta esperienza e che Ippocrate ritiene deleterio .L’Antica medicina e’ la denuncia di questo dogmatismo e la rivendicazione alla medicina di uno statuto antidogmatico ,di indipendenza
dalla filosofia di Empedocle .Scrive Ippocrate :”Quanti si sono accinti a parlare o scrivere di medicina ,fondando il loro discorso su un postulato ,il caldo o il freddo o l’umido o il secco o quale altro abbiano scelto ,troppo semplificando la causa originaria delle malattie e della morte degli uomini ,a tutti i casi attribuendo la medesima causa ,perche’ si basano su uno o due postulati ,costoro sono palesemente in errore …”
Ippocrate non nega che che questi fattori entrino nella produzione delle malattie e della salute ,ma vi entrano in modo molto vario ed articolato ,perche’ tutto nella natura e’ mescolato insieme :”Qualcuno potrebbe pero’ dire :”ma chi e’ febbricitante per febbri ardenti e polmoniti e altre violente malattie ,non si libera cosi’ presto dalla febbre ,ne in tal caso vi e’ alternanza del caldo e del freddo “.Ma io ritengo che proprio questa sia prova grandissima ,che non semplicemente per il caldo sono febbricitanti gli uomini ,e che esso non e’ la sola causa dei mali ,ma che la stessa cosa e’ insieme amara e calda ,acida e calda ,salata e calda ,e cosi’ all’infinito ,e reciprocamente fredda con le altre proprieta’ .
La conoscenza medica e’ precisa e rigorosa conoscenza della dieta conveniente ,e della giusta misura della medesima .Questa precisione non puo’ derivare da criteri astratti o ipotetici ,ma solo dalla concreta esperienza ,”dalla sensazione del corpo “.
Il discorso medico non dovra’ ,dunque ,vertere intorno all’essenza dell’uomo in generale ,sulle cause della sua comparsa ,e simili ;ma dovra’ vertere sul che cosa e’ l’uomo come quel concreto essere fisico che ha rapporto con cio’che mangia ,con cio’ che beve ,con il suo specifico regime di vita ,e simili :Io ritengo invero che una scienza in qualche modo certa della natura non possa derivare da nient’altro se non dalla medicina ,e che sara’ possibile acquisirla solo quando la medicina stessa sara’ stata tutta quanta esplorata con metodo corretto .Questo almeno mi sembra necessario che il medico sappia sulla natura e faccia ogni sforzo per sapere ,se vuol adempiere in qualche modo ai suoi doveri ,e cioe’ che cos’e’ l’uomo in rapporto a cio’ che mangia e a cio’ che beve e a tutto il suo regime di vita ,e quali conseguenze a ciascuno da ciascuna cosa derivino .
Ricordiamo ,infine,che Ippocrate codifico’ la “Prognosi” che ,come e’ stato notato,rappresenta nel contesto ippocratico “una sintesi di passato,presente e futuro “:solo nell’arco della visione del passato ,del presente e del futuro del malato ,il medico puo’ progettare la perfetta terapia .

Il pensiero occidentale dalle origini ad oggi -Vol 1 Giovanni Reale -Dario Antiseri ed.la scuola 1996

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