La Curcuma

di Aldo Galante – Erborista

Curcuma Longa L.

Pianta erbacea perenne dal caratteristico rizoma color giallo ,originaria dell’Asia Meridionale ,dell’India e dell’Indonesia .Il nome deriva dal Sanscrito “Kum -Kuma “.Sin dai tempi dei Romani questa spezia giungeva dal lontano Oriente sottoforma di polvere che sovente veniva usata per colorare di giallo i tessuti .Scrisse Marco Polo “nel Reame di Fughiu…v’e’ un frutto che par Zafferano ma non e’ ,ma vale altrettanto a operare “..e da allora questa polvere merito’ il nome di Zafferano d’Oriente .Pare che a Firenze venisse utilizzata dagli orefici che ritenevano neutralizzasse le inalazioni tossiche da mercurio .Nel XVI secolo la dottrina delle Signature riteneva la curcuma, per il suo colore giallo come la bile ,vantaggiosa nel trattamento dell’Itterizia .Alla fine del 400′ veniva consigliata per la cura delle affezioni del fegato e delle vie biliari e figuro’ tra i medicamenti del celebre “Libro delle Droghe “di Tabernaemontanus.Tuttora si impiega nella medicina Ayurvedica come depurativo generale ,come rimedio digestivo ,in presenza di febbre (calore epatico),infezioni ,dissenteria ,artrite ,itterizia e vari disturbi epatici ..Le componenti principali della Curcuma sono Sequiterpeni monociclici ,carburi (zingiberene,,B-e d-curcumene,ar-curcumene)derivati ossigenati (turmerone,ar-turmerone,curlone,alfa e gamma-atlantoni ,bisabolani,germacrani ,curcuminoidi (curcumina ,sostanza colorata ad azione coleretica ,colagoga ,spasmolitica(olio essenziale )delle vie biliari ,antiflogistica e antinfiammatoria (curcumina) se si e’ in presenza di Artrite ,o per alleviare le infiammazioni delle ferite ,digestiva poiche’ stimola la secrezione biliare favorendo la digestione dei grassi ,epatoprotettiva dei tessuti del fegato se esposti a farmaci epatotossici o ad abuso di alcool e nella prevenzione delle cardiopatie .
L’olio essenziale ,inoltre ,contenuto in misura rilevante nel rizoma ,agirebbe sull’escrezione biliare
e stimolando le contrazioni ritmiche della colecisti .I suoi effetti ipocolesterolemici ,ad esempio,furono posti in relazione con la curcumina la quale agirebbe con un meccanismo legato alla maggiore escrezione di acidi biliari ,fattori importanti nella digestione dei lipidi .
Secondo studi effettuati in India ,la Curcumina ha attivita’ antiglogistica ed antinfiammatoria a bassa tossicita’ (rispetto agli steroidi).Essa agirebbe con un potere antinfiammatorio pari a quello dell’idrocortisone con un meccanismo dovuto ,secondo alcune interpretazioni ,ad una aumentata sensibilizzazione dei tessuti bersaglio all’azione degli ormoni corticosteroidi ,e secondo altri ,alle proprieta’ antiossidanti della curcumina che inibirebbero la risposta infiammatoria ,ammesso che questa sia mediata da interferenze con le ossidazioni cellulari .
Secondo la MTM la Curcuma ha qualita’ Calda e Secca in II° di sapore aromatico amarognolo ,con punta lievemente acre .La sua azione e’ fortemente coleretica e colagoga ,analoga al Rabarbaro ma senza effetti lassativi diretti -Favorisce l’espulsione della Bile Gialla Surriscaldata e gli effetti da eccesso di Calore (anche le febbri);lenisce gli spasmi biliari e quelli dell’apparato renale (effetto anticolico ).Sblocca l’Amenorrea occasionale .Signatura :quella della Bile Gialla surriscaldata .
Organotropismo :asse fegato-cistifellea e asse fegato-sangue-reni .
La polvere di Curcuma e’ un componente essenziale per la preparazione del curry .

Bibliografia :
Medicina Tradizionale Mediterranea -Luigi Giannelli ed.Tecniche Nuove
Rivista l’Erborista ,ottobre 2006
Il Milione ,cap.CLV
F.B.Pegolotti ,la Pratica della Mercatura redatta nel 1340 e pubblicata nel III volume del G.F.Pagnini della Ventura intitolato :Della Decima e di varie altre gravezze ,Lisbona-Lucca 1765
Benigni Capra Cattorini ,Piante medicinali ,chimica,farmacologia e terapia .Milano 1962 p.420
M.Pedretti ,La Curcuma ,in Erboristeria Domani ,11-86
Ernesto Riva -Il Taccuino della Sanita’ ediz.GV

Sindrome influenzale secondo la visione antica

di Nadia Zangaglia:

Secondo un’ elaborazione semplificata della Dottrina Umorale di origine lppocratica e Galenica sappiamo che il crocevia di tutte le trasformazioni sia lo stomaco, che lnoltre gestisce in primo luogo il “Govemo dell’Acqua”; invece l’organo che da forza ed energia alle trasformazioni stesse é il fegato, che permette quello che possiamo definire “Governo del Fuoco”.
Lo Stomaco difatti e’ situato al Centro dell’incontro dei due “assi maggiori” , il verticale con l’orizzontale, ed affiancato dagli organi governatori fondamentali: a destra il fegato, a sinistra la milza .
Per avere la percezione del fondamentale e indissolubile legame tra questi organi, basti pensare alla loro disposizione fisica all’interno del corpo : al centro lo stomaco, che sovrasta il pancreas, che a sua volta ” collega” fegato e milza;
Lo stomaco e’ avvolto e abbracciato dal fegato sulla parte destra e si appoggia, quasi sulla milza, a sinistra. Dietro, un po’sotto sono, quasi a far da “sedia” ai reni.
Salendo verso l`alto si va subito alla testa. dove secondo la Dottrina Umorale lppocratica, hanno sede oltre alle funzioni intellettive e sensitive, anche quelle di tipo “metabolico”: grazie ai precursori che si formano nello stomaco e che salgono nella testa, si forma la Flemma,l’Umore corrispondente all’elemento Acqua, Freddo e Umido e Lunare al
massimo grado.
Esso, come acqua di una fontana, discende e fluisce verso il basso.
La Flemma, prosegue la sua discesa, che in greco e detta “catarrho” o “rheuma” ( letteralmente scorrimento Verso il basso; scorrimento) e attraverso il collo raggiunge il petto, dove si trovano polmoni e cuore, chiamato da Platone l’”Intoccabile “protetto clalle “spugne” polmonari e dalla gabbia toracica (torax termine latino che deriva dall’analogo
termine greco indica sia la parte anatomica delimitata dalla gabbia toracica sia la parte della corazza o lorica che protegge il busto del guerriero ).
L’area del petto comprende quindi sia una parte di ” acque”, piU’ esterna, protettiva, Fredda e Umida, sensibile al flusso flemmatico ( i polmoni), sia una parte intera, “nucleare” e IAgnea (il cuore) , sensibile soprattutto ai flussi Sanguigno Biliare ( la Bile per la Dottrina Umorale é Fuoco organico ).
Nel petto-area toracica convivono due nature, in continuo scambio e compensazione, che permettono l’assunzione e distribuzione di : Calore vitale,concentrato nel cuore e da esso distribuito, proveniente dall’asse fegato-vasi-reni -o Soffio vitale o “Pneuma”o *‘Spiritus”, che i polmoni assumono dall`ambiente. e cedono al cuore, che a sua volta lo distribuisce, insieme al Calore vitale.
l polmoni,i irrorati di “catarrho” Flemmatico, inoltre, rinfrescano e umettano il cuore e il sangue, impedendo che il calore e la parte ignea eccedano nella loro funzione e provochino danni al testo dell`organismo.
Dal punto di vista patologico in corrispondenza di questi punti si formano i muchi vischiosi, collosi, tenaci, a causa dell’eccesso di Freddo ambientale , climatico-stagionale che alimentare.
Ogni evento e’ ambiguo: il Freddo e Umido della Flemma compensa a livello toracico l’eccesso di calore del sangue e ,del cuore_ ma oltre ad una certa misura diversa nei polmoni un flusso abnorme che si trasforma in muco ostacolante la funzione respiratoria .
Concludere il percorso in “discesa” della Flemma a questo livello sarebbe assurdo, ma in questa occasione possiamo limitarci a considerare questo “segmento” in quanto é l’area che viene maggiormente colpita dai “virus” ,ovvero, e’proprio sulle mucose dei primi tratti dell’apparato respiratorio che si “attaccano” virus e batteri ( complicanza della sindrome influenzale e causa sproporzionata dell’uso di antibiotici, in presenza di banali raffreddori o tossi persistenti o peggio ancora solo influenze virali ).
Di conseguenza,l’attenzione del medico antico era rivolta, in caso di “influenze”, a ristabilire all’intemo dell’organismo l’equilibrio tra gli Umori, con particolare attenzione all’aspetto Freddo Umido o comunque all’interferenza “perversa”degli altri umori su questo.