ABC dell’ Erboristeria Tradizionale a cura della D.ssa Carmela Patania ” C “

Questa volta ho temporeggiato poiché  le ” C  pretendenti ” erano tantissime. Sarà perché è l iniziale del mio nome quindi mi sentivo ” più responsabile ” o forse perché  il periodo storico che stiamo vivendo, intriso di veloci cambiamenti, ha influenzato i miei pensieri, ma alla fine ho scelto una parola del Trecento ovvero la ” C di Contezza “.

Sino a qualche mese fa non utilizzavo spesso questo termine poiché mi sembrava troppo arcaico, ma facendo attenzione, lo sentivo spesso pronunciare da oratori che trattavano tematiche sensibili alla Natura e al Creato. Da brava curiosa ho cercato  il suo significato più profondo e ho ritenuto di inserirlo nella rubrica dell’ Erboristeria Tradizionale.

L’ Erborista Mediterraneo è colui che conosce ogni singolo prodotto della sua bottega, possiede familiarità delle meravigliose piante officinali che conserva con cura in Erboristeria, rende noto al cliente con semplicità di linguaggio ed entusiasmo delle piccole scoperte e curiosità  che trova sui testi o in campo aperto o dalle interviste fatte agli anziani del paese, tutto ciò per conoscere le poliedriche funzionalità di ogni singola pianta.

L’ Erborista Mediterraneo ha contezza del suo mestiere e delle piante officinali.

A presto

Carmela

 

UNA QUESTIONE DI BUON SENSO

 

In risposta alla questione sollevata da alcuni colleghi Erboristi sull’acritica valutazione dei testi tradizionali ,delle medicine e tradizioni popolari e la contestualizzazione del pensiero di Paracelso sui Nuovi e vecchi dogmi :

“Indubbiamente l’argomento è interessante e meriterebbe ben altro spazio che non un forum su fb, comunque ci piacerebbe dire la nostra visto che ci picchiamo di essere “tradizionalisti”. Prima di tutto bisogna dire che qualsiasi riprosizione acritica, dal nostro punto di vista, è sbagliata, e questo include la scienza moderna altrimenti dovremmo accettare la cancerogenicità del finocchio e persino della lavanda (quest’ultimo studio è stato pubblicato in Inghilterra e per fortuna è passato quasi inosservato). Quindi il senso critico è una virtù da coltivare sempre e comunque e chi non ce l’ha farebbe bene a procurarselo. Per quel che riguarda Paracelso, data la mole immensa del suo lavoro, andrebbe interpretato per l’appunto in modo critico e non estrapolando un solo passo da un singolo testo. Così facendo, emerge chiaramente che più che con Galeno o con la dottrina degli umori, che altrove peraltro colloca tra le vie per la salute, sebbene non la più importante, ce l’ha con il galenismo della sua epoca, e cioè con gli accademici suoi contemporanei. Del resto la ricerca alchimica è una ricerca aristotelica a tutti gli effetti, e non poteva essere altrimenti, avendo come oggetto d’indagine il quinto elemento, quello invisibile riconducibile al “divino”. Che poi qualcuno, anche se vorremmo sapere chi visto che tra le nostre conoscenze tra colleghi non ce n’è che si comportino così, riproponga acriticamente le ricette di Ildegarda o di Galeno solo perché di Ildegarda o di Galeno certamente sbaglierebbe. Riproporle però a fini esemplificativi e didattici, per mostrare come si praticava la medicina una volta e per mostrare un punto di vista che ha permesso, e questo va detto, a tutta la tradizione erboristica di arrivare fino ai nostri giorni, è a nostro giudizio opera meritoria, se si recidono le radici l’albero muore. Quindi, facendo la sintesi, nessuna accettazione acritica di nessuna dottrina, antica o contemporanea, i paradigmi cambiano ma le erbe e gli erboristi (speriamo) restano, finora almeno è stato così.”

Nasce la collaborazione tra Erboristi Mediterranei e la UNIPOSMS ” Università popolare nuova Scuola Medica Salernitana”

La passione per la divulgazione della conoscenza della tradizione erboristica mediterranea di Erboristi Mediterranei da oggi si tradurrà anche con la collaborazione della ” UNIPOSMS ” Università Popolare Nuova Scuola Medica Salernitana la sinergia sarà mirata a diffondere e valorizzare la cultura e la tradizione della Schola Salernitana.
Nel 1231 l’ autorità della scuola veniva sancita dall’ Imperatore Federico II di Svevia, ” Stupor Mundi “, protettore delle arti e grande rinnovatore, uomo di ingegno e mente aperta”.

link: www.uniposms.it