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I relatori del IV Convegno nazionale ” Approfondimento su piante ,usi tradizionali ed etnobotanici” seconda parte.

Dott. Giancarlo Merotti

” Erbe magiche e curative nel Medioevo e nel Rinascimento ”

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Il Dott. Giancarlo Merotti nasce a Milano il 26 agosto 1938, frequenta il Liceo Classico “San Carlo”di Milano dove ottiene il diploma di maturità nel 1958.
Frequenta l’università di Milano dove si laurea in Chimica indirizzo Organico-Biologico alla scuola del professor Canonica con il voto di 93/110 e con la tesi dal titolo “Ossidazione biologica di triterpenoidi” (tesi pubblicata sulla gazzetta chimica italiana) e con sottotesi “Meccanismi diossidazione enzimatica degli steroidi”. Era il luglio 1977. Viene assunto dalla ditta farmaceutica SIMES s.p.a. nel novembre del 1966, cioè prima della laurea.
Viene assegnato prima al Laboratorio Ricerche reparto sostanze naturali, poi viene messo a capo di un laboratorio sempre di sostanze naturali ma che cura anche le coltivazioni di genere Digitalis in un orto botanico a Toscolano Maderno (Lago di Garda), e inoltre coltivazioni nel Veneto in campo aperto (soprattutto Echinacea angustifolia). E’ responsabile di un esperimento (con finanziamento IMI) per la selezione della specie Digitalis lanata che ha lo scopo di arricchire la pianta in Lanatoside C rispetto agli altri glucosidi A e B.
Dal 24 dicembre 1974 al 5 settembre 1978 è titolare provvisorio della farmacia di OULX (Torino). Nell’ottobre del 1978 vince per concorso la farmacia di Rogno (Bergamo). Nel 1981, insieme al Dott. Oscar Fervidi, viene fondata la Reform Italia. Durante la permanenza in SIMES pubblica insieme ad altri, 3 lavori scientifici:
 Isolamento e sintesi di alcaloidi della Xilopia brasiliensis(Il Farmaco edizione scientifica XXV 799 1970)
 Biodisponibilità della Digoxina in caspule di gelatina molle (Boll. Soc. It. Card. XXI 1781 1976(10)
 Nuove formulazioni della Digoxina (J Pharm Sci 66 267 1977(2)
Nel 2010 lascia la farmacia per dedicarsi completamente alla ditta Reform Italia, società specializzata in produzione di principi attivi (glucosidi, alcaloidi, saponine, ecc) di origine naturale

Maestro Simone Iozzi

” Fitoterapia tradizionale erboristica per il recupero del benessere psico fisico ”


Nato nel 1938, da circa cinquanta anni mi dedico alla rivisitazione in chiave moderna di antichi erbari e testi di medicina del bacino egeico per assimilarne i precetti fondamentali per traslarli poi, in chiave moderna,
per dare dignità di Fitoterapia Tradizionale Erboristica in tutti i suoi aspetti etici, culturali e professionali.
Frequentato il corso di Erboristeria e di Tecnologia (quest’ultima per ragioni burocratiche), e per un certo periodo frequentato anche Medicina e Chirurgia
per acquisire una migliore informazione sul corpo umano senza la quale ritenevo, allora, impossibile procedere ad una coerente e attuale rivisitazione dell’Arte dei Semplici. Recentemente, per mia buona fortuna, grazie all’amico e collega Dott. Luigi Giannelli, sono stato immeritatamente elevato al ruolo di Maestro – titolo che ritengo consono alla mia attività perché ritenuto
(professionalmente) più coerente degli altri due. Inoltre nell’arco della mia esperienza nel settore erboristico, ho avuto occasione di ricoprire importati
incarichi nelle associazioni di categoria quali l’ANEPO (Associazione Nazionale Piante Officinali), il CIRF (Centro Italiano Ricerche Fitopratiche), la SOIFI (Società Italiana Ricerche Fitopratiche), e la SIPIM (Società Italiana Piante Officinali). Partecipato ai lavori della Commissione Ministeriale per lo studio e la disciplina del settore erboristico, in commissioni regionali della Liguria, Toscana, Lazio, Umbria, Calabria e Abruzzo). Tenuto lezione per il conseguimento del Diploma di Erborista presso la Facoltà di Farmacia di
Modena e per conto di enti pubblici e privati, Collaborato con riviste e operatori del settore erboristico.
Scritto un manuale dal titolo Fitopratica (Ed. Giunti), saggi sulla Fitoterapia del bacino egeico, e un trattato sulla Medicina Tradizionale Erboristica (Ed. Tecniche Nuove).

Dott. Gabriele Peroni

” Piante selvatiche d’ Insubria in Alimentazione e in Medicina ”

Chimico, Farmacista, Fitoterapeuta, Master internazionale in Nutrizione e Dietetica, Membro del Comitato Scientifico FEI (Federazione Erboristi Italiani), Membro SIFIT (Società Italiana di Fitoterapia), Titolare di erboristeria.
Docente di Fitoterapia ed Etnofarmacologia in lezioni universitarie e seminari universitari post laurea, corsi ECM per Medici e Farmacisti e corsi professionali in Italia e all’estero.
Autore di 25 libri e oltre 300 articoli scientifici pubblicati su riviste italiane e straniere

I relatori del IV Convegno nazionale ” Approfondimento su piante ,usi tradizionali ed etnobotanici” prima parte.

Il Prof. Alberto Castagna argomenta ” l’Uomo del Paleolitico “.

– L’evoluzione fisico/culturale
– L’uomo e gli strumenti da lui ideati che hanno sviluppato il pensiero concettuale
– La nascita del fuoco
– Oggetti utilizzati dall’uomo con finalità estetiche o come trofei
– L’arte nel sito preistorico “Grotta di Fumane”
Alberto Castagna – Archeologo sperimentale – Vice presidente del Museo geopaleontologico e preistorico di Camposilvano – Membro del Comitato Tecnico Scientifico dei Musei della Lessinia (Comunità Montana) – Referente del Museo di Sant’Anna d’Alfaedo Vr. – Collaboratore anziano del Museo di Storia Naturale di Verona.

Innocenzo Bona con ” TRADIZIONE ERBORISTICA IN VALLE CAMONICA ”

Abstract : “La pratica erboristica in Valle Camonica ha radici antichissime anche se difficilmente documentabili. A disposizione dei suoi abitanti infatti esiste una delle “farmacie naturali” più rappresentative delle Alpi: tra le quasi 2500 specie autoctone numerose hanno proprietà officinali e per la maggior parte terapeutiche. Soprattutto dalle donne camune si apprendono gli usi tradizionali documentati tuttavia solo nel secolo scorso da parte dal botanico Nino Arietti in una prestigiosa opera. La sua Flora Medico-Erboristica del territorio bresciano rappresenta un caposaldo non solo per chi vuole
occuparsi di questa pratica, ma analizza il territorio e la sua flora sotto gli aspetti economici produttivi”

Note biografiche :
Innocenzo (Enzo) Bona, informatico e naturalista, vive a Capo di Ponte (BS). Collabora con il Museo di Scienze Naturali di Brescia. Con delibera 202 del 7/7/1998, riveste il ruolo di “Curatore dell’attività botanica del Parco Regionale dell’Adamello”. E’ stato incaricato dalla La Regione Lombardia, Settore Risorge Energetiche, dell’allestimento del software per il ”Rilevamento Floristico”. Nel 2002, su incarico del Dipartimento di Ecologia Vegetale degli ambienti terrestri dell’Università di Pavia ha effettuato il regesto dell’Erbario Rodegher allestendone un Catalogo Informatizato. Nel 2005, su incarico del Museo Tridentino di Scienze Naturali (Trento) ha catalogato l’Erbario Fenaroli allestendo un Catalogo Informatizato su software originale. Sempre su incarico dello stesso Ente ha effettuato il regesto e la catalogazione degli Erbari Generale, Ambrosi-Facchini, Porta e Colosi allestendone i Cataloghi Informatizati. E’ attualmente coinvolto in numerosi progetti di ricerca corologica (endemisti, avventizie, orchidaceae) e vegetazionale in collaborazione con Università di Trieste, Roma,Vienna e Lubjana. Ha progettato e gestisce le banche dati della “Flora spontanea vascolare” della città di Bergamo, della provincia di Sondrio e della regione Friuli Venezia-Giulia, Progetto Valsanguigno, Progetto Filaressa. Collabora con l’Orto Botanico Lorenzo Rota (Bergamo) nella catalogazione ed informatizzazione degli erbari, come pure con il Museo di Scienze Naturali di Brescia per analogo progetto. Nel 2009 è stato nominato socio dell’Ateneo di Brescia nella classe di Scienze. Ha al suo attivo 119 pubblicazioni.

Dott. Paolo Paganelli: ” L’ impronta ecologia nelle strette relazioni che coesistono tra l’ uomo, l’ambiente in cui vive e l’alimentazione nelle sue componenti biotiche e abiotiche “.

Laureato in Biologia presso l’Università degli Studi di Milano, affianca all’attività di Biologo Nutrizionista a quella di docente e formatore presso strutture pubbliche e private. Heilpraktiker di formazione tedesca è registrato come docente ECM presso il Ministero della Salute. Si avvale di tecniche bioimpedenziometriche per l’elaborazione di diete fisio/patologiche (Consiglio Superiore di Sanità legge 396/67 e succ.mod.). Effettua test per intolleranze alimentari. E’ iscritto all’Ordine Nazionale dei Biologi con n°033136. Consigliere e Fondatore della FEI, Fondazione italiana per l’educazione alimentare, ed ha partecipato attivamente dal 2009 al 2012 al Comitato Tecnico Scientifico “Scuola e Cibo” del MIUR – Ministero per l’Istruzione l’Università e la Ricerca, incaricato di costruire il quadro di riferimento valoriale e metodologico per lo sviluppo dell’Educazione Alimentare nella Scuola Italiana. E’ Membro dell’Accademia della Salute di Bergamo. E’ Coautore del libro edito da Tecniche Nuove “Disbiosi e Immunità”. E’ Autore del libro edito da L’Orecchio di Van Gogh “L’llusione della vita”. Direttore scientifico del centro studi di biologia e biofisica della nutrizione.

 

” VIS Naturae ” 26-28 maggio al Monastero della Santa Croce di Fonte Avellana ( PU ).

Erboristi Mediterranei patrocina l’ evento ” VIS Naturae ” ovvero di pratica erboristica e osservazione della natura a cura di Karin Mecozzi Thaleia Natura, Carmela Patania, Augusta D’Andrassi al Monastero della Santa Croce di Fonte Avellana ( PU ).

“Ogni foglia è una pianta intera”, così diceva Johann W. v. Goethe. Mentre la foresta di Fonte Avellana risplende nel verde più bello, è tempo di raccogliere foglie, fusti e fiori di piante medicinali tipiche, catturando la “Vis vitalis naturae”, quasi al culmine. Nel corso indaghiamo sul particolare significato della foglia e la connessione con l’uomo. Osservazioni all’aperto e pratiche di erboristeria invitano alla partecipazione attiva

Orari
Venerdì ore 15.30 – 19.00 / Sabato 9.00 – 12.30 e 15.00 – 18.30, Domenica 9.00 – 10.30 circa. Le lezioni saranno adattate alle condizioni climatiche

Info e contatti:
Karin Mecozzi – t. 349 8383231 – karin.mecozzi@aruba.it

Socio onorario prof.Fernando Pitera’

Giornata speciale per Erboristi Mediterranei il 7 maggio a Roma per consegnare la tessera di socio onorario al prof.Fernando Pitera’che ha aperto la via all’uso corretto dei Gemmoderivati e continua a farlo grazie ai suoi preziosi seminari.

BIOGRAFIA
FERNANDO PITERÀ: Medico chirurgo laureato presso l’Università degli Studi di Genova con il massimo dei voti. Esperto in Omeopatia, Omotossicologia, Fitoterapia, Gemmoterapia e Bioterapie.
Professore a.c. di Medicine Non Convenzionali e Tecniche Complementari presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Milano dal 2000 al 2009.
Professore a.c. di Storia del Pensiero Medico e Biologico presso la Facoltà di Lettere e Filosofia, sezione Epistemologia dell’Università degli Studi di Genova dal 2009 al 2011.
Accademico Tiberino (Roma); Membro del Corpo Accademico e Socio Corrispondente dell’Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria (Roma); Membro (Licenced Associate LFHom) della Faculty of Homeopathy of United Kingdom; Membro onorario dell’ARGH – Associazione Rumena di Gemmoterapia e Homeopatia.
Membro della Commissione per le Medicine Non Convenzionali presso l’Ordine dei Medici
Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Genova dal 2003.
Gli è stato conferito il “Premio Città di Genova” per la Sanità, il prestigioso riconoscimento assegnato dal Comune della città a chi si è distinto per la sua attività professionale a favore di Genova e dei Genovesi.
Ha tenuto numerosi corsi professionali di perfezionamento in seminari universitari e corsi ECM per Medici e Farmacisti in Italia e all’estero. Giornalista iscritto nelle liste speciali dell’Ordine dei Giornalisti di Genova è autore di circa 300 pubblicazioni e articoli in Omeopatia, Fitoterapia, Gemmoterapia, Etnofarmacologia botanica e Storia della Medicina.
Tra i suoi testi ricordiamo:
Compendio di Gemmoterapia Clinica (Ed. De Ferrari, pp. 830, Genova, 1994) tradotto anche all’estero e che vede in Italia la sua sesta edizione (2007);
Medicine Naturali, 12° volume dell’Enciclopedia “Salute” de “Le Grandi Opere del Corriere della Sera” (Ed. RCS Libri S.p.A., pp. 572, Milano, 2006);
I Nosodi di Bach e Paterson, Storia, Materia Medica e Simbologia dei Nosodi intestinali (con L. Cappello, Ed. Nova Scripta, pp. Genova, 2007); Testo di 960 pagine con 103 tavole e 128 illustrazioni a colori; cm. 17×24; copertina cartonata a colori.
Scopriamo L’Omeopatia (con M. Botti, Ed. Nova Scripta, Genova, 2008);
Il Segreto dei Cibi, Allergie e intolleranze, avversioni e desideri. Curiosità alimentari tra storia, simboli e psicosomatica (con L. Cappello e M. Taglietto, Ed. Nova Scripta, Genova, 2009).
Medicine Naturali, 17° volume “Salute per tutti” dell’Enciclopedia Medica della Fondazione Umberto Veronesi de “La Gazzetta dello Sport” (2012);
Prontuario Terapeutico Homeopharm (2012).
Gli Aracnidi in Omeopatia (con Levio Cappello), Ed. Nuova Ipsa, pp. 705, Palermo, 2013.
Gemmoterapia – Fondamenti scientifici e terapeutici della moderna Meristemoterapia (con Marcello Nicoletti) Ed. Nuova Ipsa Palermo 2014 (di imminente pubblicazione).
Nel 1996 ha fondato, con il Prof. Paolo Aldo Rossi, Anthropos & Iatria la Rivista Italiana di Studi e Ricerche sulle Medicine Antropologiche e di Storia delle Medicine di cui è direttore responsabile e saggista.
Vive e lavora a Genova dove esercita la libera professione di medico omeopata e fitoterapeuta in Via G. D. Cassini 5/1 – 16149 Genova.

Intervista a Luigi Giannelli di Marzia Coronati – Sciamani d’ Italia –

” Rito, preghiera, sostanza, la scelta del momento astronomico … ” sono le basi dei saperi delle varie medicina popolare.

Grazie alla giornalista Marzia Coronati ascoltiamo questa bella intervista che inizia con Luigi Giannelli per proseguire con gli altri professionisti :

Sciamani d’Italia – Parte 1
Con le voci di Padre Ivan, carmelitano; Paola Giovetti, autrice di “I guaritori di campagna”; Piero, Maria Rita e Valerio, guaritori e guariti; Antonella Bartolucci, antropologa; Luigi Giannelli, erborista.

Sciamani d’Italia – Parte 2
Con le voci di Paola Giovetti, autrice di “I guaritori di campagna”; Mario Ferraguti, scrittore; Antonella Bartolucci, antropologa; Daniele Lamioni e Maurilio Boni, gruppo Galli Silvestro; Franca, guaritrice.

https://marziacoronati.wordpress.com/2017/04/18/sciamani-ditalia-le-puntate/

Impressioni del 3° Congresso Di Erboristi Mediterranei …. da Alessandro Pagnoni

Cari Erboristi Mediterranei,
Avrei voluto scrivere un resoconto più asettico e meno sentimentalmente patecipato, riguardo al congresso di Erboristi Mediterranei che si è tenuto a Zafferana Etnea (CT) il 25 ed il 26 marzo 2017 e che mi vedeva tra i partecipanti, ma un resoconto asettico non avrebbe reso l’idea del clima di festa e di passione per la tradizione di utilizzo delle piante officinali che si è respirato in questi due giorni.

Quindi sebbene il parterre di relatori fosse composto nomi storici dell’Erboristeria Italiana: quali Simone Iozzi, Luigi Giannelli, Carlo Montinaro, Marco Sarandrea, Giuseppe Ferraro, Carmela Patania, Bartolomeo Antonio Scalzi e Carmelo D’Amore vorrei prima di tutto soffermarmi sull’atmosfera di amicizia, stima e passione che regnava tra i partecipanti e tra i partecipanti ed i relatori, amicizia che si è ritrovata a tavola, nei brindisi, nei capannelli spontanei che, durante le pause, si formavano parlando di ogni cosa, di metodi come di piante, così come, con estrema leggerezza, di metodiche analitiche.

Se ci fossero parole per descrivere la signorilità del Maestro Simone Iozzi, il garbo e l’infinita disponibilità di Marco Sarandrea, la passione e la chiarezza espositiva del dott. Luigi Giannelli e l’amore per il proprio lavoro dimostrato dalla valentissima collega Carmela Patania probabilmente le userei ma queste parole o non esistono, oppure il sottoscritto è scrittore troppo modesto per trovarle.

Torniamo più seri e cominciamo a descrivere le relazioni partendo da quella del dott. Ferraro che, alla presenza di circa una trentina di erboristi ha spiegato le relazioni tra piante officinali, uomo e cosmo secondo le teorie antroposofiche elaborate, oltre un secolo fa da Rudolf Steiner.

Successivamente è stata la volta del dott. Carlo Montinaro, pediatra, Presidente della Scuola Medica Salernitana che ha spiegato alla platea presente il Circa Istans erbario presente nella biblioteca afferente a questa scuola dopodiché ha rapito la platea con un esposizione storica relativa agli 11 secoli di storia della Scuola Medica Salernitana.

Il Maestro Simone Iozzi ha chiuso i lavori del sabato educendo la platea sul ruolo della fitoterapia tradizionale erboristica, che, stando alla sua relazione porrebbe linguisticamente al riparo da ogni abuso professionale da parte degli erboristi. Le prerogative di un buon erborista tradizionale starebbero secondo il pensiero del relatore in tre diverse essenzialità: l’essenzialità delle painte intese come tagli tisana e preparazioni tradizionali, l’essenzialità del corpo umano che va conosciuto a menadito in ogni sua funzione fisiologica ed infine l’essenzialità della creazione della salute attraverso le erbe.
La fondamentale differenza, infatti l’erborista moderno e l’erborista tradizionale sta nella considerazione del principio attivo: se in fitoterapia clinica esso è fondamentale, in fitoterapia tradizionale il principio attivo è del tutto ininfluente poiché il fitocomplesso ha la parte preponderante.

La domenica mattina è stata la volta di Luigi Giannelli che ha letteralmente rapito la platea parlando delle piante della madre terra secondo la Medicina Tradizionale Mediterranea ed insegnando a noi tutti l’utilizzo corretto di queste piante.

Dopo il dott. Giannelli è stato il turno di Marco Sarandrea che dapprima ha parlato di Erboristeria monastica con la descrizione accurata della regola di Benedetto da Norcia, soprattutto riguardante la coltivazione dell’orto dei semplici. Quindi egli, presentatosi con una borsa di piante raccolte quella mattina stessa nei dintorni dell’albergo che ci ospitava, ci ha descritto l’utilizzo di ciascuna di esse soffermandosi, in particolar modo sulle piante dimenticate dall’erborista moderno, piante che appartengono alla nostra tradizione e che dobbiamo salvaguardare ad ogni costo.

La dott.ssa Carmela Patania ci ha proposto una interessantissima riflessione sul ruolo del seme sia nella parte botanica, sia in quella alimentare concludendo la sua relazione con la spiegazione di una tisana a base di quattro semi di apiacee utile nei casi di digestione lenta.

Dopo la nostra vicepresidente è stato il turno, assai gradito, di un collega dalla cui chiarezza espositiva anche i migliori relatori al mondo dovrebbero imparare, Bartolomeo Antonio Scalzi che con la sua relazione su “La vita segreta delle piante” ha dato alla platea prova dell’amore che ogni erborista dovrebbe avere, per la botanica. La relazione non ha posto la botanica come una materia sistematica e nemmeno ha fatto vedere le piante da un punto di vista evolutivo diretto come si è soliti leggere nei manuali di botanica, bensì la relazione si è interrogata sul significato della parola evoluzione.
Il Maestro Simone Iozzi ha chiuso, infine i lavori parlando e spiegando il suo erbario e i modi di utilizzo di ogni singola pianta.

Concludendo questo resoconto il sottoscritto si è reso conto una volta in più, mi si perdoni il gioco di parole, di praticare un mestiere antico e bellissimo che tuttavia dà risposte ad interrogativi estremamente moderni.

Grazie
Alessandro Pagnoni

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