Quinto ragionamento ” RIGUARDA LA STRUTTURA DELLA CELLULA ” del Maestro Simone Iozzi

La materia vivente ci si presenta con una enorme varietà di forme e di funzioni indissolubilmente legate. Circa un milione di specie animali e 280000 circa di piante sono attualmente conosciute, e per nessun gruppo l’attuale sistematica è ben lontana dalla completezza.
Ma, pur con questa molteplice diversità, gli organismi viventi posseggono comuni attributi che li riuniscono tra loro, separandoli dal mondo inorganico e, per quanto diversi tra di loro, si distinguono da una pietra o da un campione di specie chimica, quindi tra loro si assomigliano.
Però, anche se immediata l’intuizione di ciò che è vivo, non è facile dare una breve definizione degli attributi biologici comuni all’intero mondo dei viventi poiché, in genere, presentano una conformazione estremamente complessa fin in ogni individuo e nei vari momenti di vita di ogni individuo: e la loro organizzazione deve pur avere una matrice comune, e questa è da ricercarsi nelle caratteristiche morfo funzionali identificabili nella cellula eucariota che presenta

– una morfologia
più o meno ben definita nelle loro diverse forme e una base comune che si ritrova nella cellula. Possiamo dire perciò, che tutti i sostrati organici di fondo sono costituiti da una o più unità cellulari composte ognuna essenzialmente da una massa protoplasmatica contenente il citoplasma e il nucleoplasma;

– una biochimica
esplicata nel citoplasma tramite gli organuli ivi presenti che svolgono incessantemente due ordini di fenomeni opposti, disintegrativi, con liberazione di energia (fenomeni catabolici), o costruttivi o reintegrativi (fenomeni anabolici) con immagazzinamento di energia. La sostanza vivente presenta perciò un continuo ricambio ana – e catabolico: insieme rappresentano il “metabolismo cellulare”:

– una irritabilità’
a fronte di stimoli e di reagirvi in determinate maniere, e se lo stimolo non è troppo forte, alla sua cessazione il protoplasma rientra nella condizioni quo ante
L’irritabilità è una proprietà veramente generale della sostanza vivente? E difficile dirlo, perche è difficile definire il fenomeno. Certamente la risposta è affermativa, se intendiamo interpretare ll fenomeno in senso “dinamico”, anche se risulta oltremodo complicato sotto il profilo del metabolismo cellulare

– un apparato morfo funzionale;
atto a svolgere adeguatamente ogni funzione della cellula all’interno di un habitat umorale (ialoplasma o citosol) adeguato specificamente conosciuto come gradiente biochimico o umorale quale quello che l’evoluzione naturale ha prestabilito filologicamente e ontologicamente fin dai primi nucleotidi apparsi sulla Terra;
– un rinnovamento:
continuo della componente citoplasmatica esteso a tutto il periodo di vita della cellula fino al suo arresto corrispondente alla morte.
Infatti, per rinnovamento è inteso il complesso di adeguamenti in grado di generare, conservare, accrescere e riprodurre ogni singola cellula, e sappiamo anche come ogni sua attività è vincolata all’attività dei suoi organuli quale elemento fondante di tutta la sua organizzazione, e l’ialoplasma che ne fa parte presenta carattere colloidale.
– si riproduce:
unitamente a quello dello sviluppo, dell’accrescimento e della differenziazione.
– una ereditarietà acquisita geneticamente:
nei suoi caratteri morfologici e funzionali
– un ordine:
sostanzialmente formato da protidi (o albumine) complesse i cui gruppi prostetici rappresentano gli strumenti più idonei a caratterizzare i fenomeni vitali.

Quarto ragionamento ” Riguardo alla risposta difensiva verso Input stressogeni ” del Maestro Simone Iozzi

L’affermazione della specie implica l’insorgenza, nella sua evoluzione, di meccanismi difensivi

sempre più raffinati che la preservino dai continui attacchi provenienti dall’esterno.

L’organismo umano deve pertanto essere in grado, entro certi limiti, di rispondere adeguatamente alle variazioni atmosferiche, di neutralizzare i microrganismi , di eliminare tutte le sostanze diverse al fine di mantenere la propria integrità e individualità.

In termini generali la capacità di risposta difensiva rappresenta il complesso di adeguamenti

biologici e fisiologici mobilitati in presenza di nuove esperienze avverso input stressogeni di varia natura capaci di alterare il normale controllo delle basilari condizioni di vita dell’organismo.

Tale risposta è direttamente rapportabile al significato di omeostasi (da non assimilarlo al concetto di stato eucrasico), i cui concetti fondamentali furono già espressi nel 1800 dal Bernard ripresi poi dal fisiologo statunitense W. B. CANNON nel 1926 introducendo il nozione che il nostro
organismo è un sistema aperto con scambi con l’ esterno, e le sostanze che lo compongono risultano
estremamente instabili. Il fatto che mantengano uno stato omeostatico costante (non fisso), è prova dell’ esistenza di meccanismi equilibratori che ne controllano i volumi.

Infatti, ogni tendenza al mutamento (vedi stato eucrasico) è impedita da un’ accresciuta mobilitazione dei fattori di equilibrio omeostatico tanto maggiore quanto più forte è la propensione difensiva.

Il sistema di regolazione omeostatica risulta composto da un insieme di fattori cooperanti come

sistema polifunzionale di un autocontrollo come feedback negativo (o retroazione) organizzato e

mantenuto da automatismi di regolazione ossia dalla completezza delle attività corporee a carattere

fisiologico.

Simone Iozzi

Terzo ragionamento riguardo lo stato eucrasico interno del Maestro Simone Iozzi

Claude Bernard sottolineò come l’organismo umano sia composto di due ambienti: uno esterno
rappresentato dalla parte strutturale, e uno interno rappresentato dai liquidi extracellulari della componente umorale interna detta, nel nostro caso, stato eucrasico fisiologico di fondo nel quale si trovano tutti gli elementi molecolari e un ambiente fisico (pH, elettrolitico e osmotico), necessari a mantenere il rapporto tra usura e rigenerazione dei vari sostrati che costituiscono l’intero organismo: a patto però che la fitness del quoziente umorale rotei intorno a determinate concentrazioni all’interno di “intervalli di normalità” detti “valori soglia”, con limiti superiori e inferiori.

Ogni varianza al di fuori dall’intervallo di normalità, rappresenta uno “stressor” dando
inizio a risposte adattive aggiuntive da parte dell’organismo onde far rientrare la fitness all’interno dell’intervallo di normalità.

Adeguamento definibile come risposta adattiva attraverso il cambiamento dei flussi umorali a fronte di modifiche nei loro parametri finali’: è un costo adattivo che l’organismo paga per rientrate nello stato eucrasico di fondo.
Nel caso che tale adeguamento risulti insufficiente, l’organismo entra in stato discrasico primario detto fase di allarme; stato tollerato dall’organismo solo per brevi periodi senza produrre alcun rilevante danno organico.

Infatti, la presenza di uno stato discrasico primario l’organismo, a mezzo dei propri automatismi
fisiologici di controllo (funzioni organiche), genera una immediata risposta suppletiva al
cambiamento; una volta rientrato nello stato eucrasico fisiologico, l’ organismo esce dallo stato
discrasico primario.

Quando in presenza di una inefficiente risposta adattiva da parte di uno più automatismi
fisiologici, inizia un iter disbiologico che porta al sovraccarico secondario avviando reazioni a
cascata fino a produrre un incipiente stato da maladattamento eucrasico che può sfociare in una
sindrome da maladattamento corporeo.

Lo stato discrasico primario consegue generalmente abitudini di vita inadeguate, come lo scarso
esercizio fisico, una dieta incongrua, eccesso di fumo, abuso di alcool, ecc. Va da se quanto più tali abitudini vengono protratte, e quanto più precoce è l’età di inizio di questi stili di vita e tanto maggiore sarà il rischio di un sovraccarico discrasico secondario da rappresentare l’input necessario ad una condizione patogenetica incipiente.
Va fatto presente che, mentre gli effetti del carico discrasico primario di per se risultano privi di effetti patogenetici, il sovraccarico discarico secondario può dare inizio ad effetti a cascata il cui epigono è un danno sostratiale e il sintomo ne è l’epifenomeno finale.

L’evoluzione della sindrome da maladattamento corporeo procede tramite sei fasi quali;

a – iniziale scompenso eucrasico da presenza di stressor;

b – attivazione dei servomeccaismi fisiologici di compensazione;

c – se insufficienti si ha assoggettamento agli stressor

d – cui segue il carico discrasico primario;

e – se non risolto da avvio al sovraccarico discrasico secondario

f – conseguente sindrome da maladattamento corporeo.

Immagine in copertina autorizzata: ” water ” di Live art www.live-art.It

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Corso di erboristeria e laboratorio di preparazioni pratiche con piante spontanee e ingredienti naturali di qualità. Osservazione della natura nella stagione, possibilità di escursione con guida AIGAE. A cura di Karin Mecozzi, erborista – Augusta D’Andrassi, dottore forestale e guida naturalistica – Vasco Feligini, guida ambientale AIGAE.
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Secondo ragionamento riguardo la presenza di uno stato protoplasmatico a cura del Maestro Simone Iozzi.

In uno stato colloidale poli disperso, quale quello che costituisce la componente del protoplasma, si ritrovano sali inorganici, amminoacidi, zuccheri semplici o complessi, piccole molecole, ecc; sostanze fisicamente disciolte nella fase acquosa e quindi determinanti la condizione fisica della sostanza vivente. Inoltre, essendo altamente liofili, hanno forte tendenza ad associarsi alle molecole di acqua della fase disperdente mediante legami di idrogeno e forze di Van der Waals (solvatazione). Fenomeno di notevole importanza in quanto garantisce la stabilità del sistema colloidale protoplasmatico permettendoli una trasformazione reversibile dallo stato di sol a quello di gel.

Il passaggio da una condizione fisica all’altra non avviene casualmente, ma è legato a precise situazioni chimiche, fisiche e metaboliche; dove particolare importanza hanno la temperatura, la pressione, l’osmolarità, il pH, la concentrazione degli elettroliti, il livello energetico del sistema e, in ultima analisi, il grado di attività della cellula.
I colloidi, strutturati in catene proteiche, hanno la possibilità di organizzarsi in un fine reticolo tridimensionale abbinandosi nei punti di incrocio con legami più o meno stabili a formare molecole, alle quali sono ancorate sostanze di natura diversa (enzimi, cofattori, lipidi, metaboliti, ecc.): organizzazione principalmente legata ai processi del metabolismo cellulare, ma che in determinate circostanze possono esercitare sensibili influenze sulla stessa organizzazione reticolare dei colloidi protoplasmatici.

Alla luce delle moderne conoscenze, l’ipotesi che un reticolo macromolecolare possa reversibilmente trasformarsi in un sistema di particelle indipendenti si concilia poco con alcuni aspetti essenziali della fisiologia cellulare, come la regolarità di svolgimento dei processi metabolici e la distribuzione compartimentale del lavoro nelle cellule.

D’altra parte la materia vivente non può essere configurata come uno specifico sistema fisico ma piuttosto come un’organizzazione complessa di cui lo stato colloidale di alcuni componenti rappresenta soltanto un aspetto particolare.

“Primo ragionamento sul sostrato corporeo e la sua normalizzazione funzionale” del Maestro Simone Iozzi

La materia vivente ci si presenta con una enorme varietà di forme e di funzioni indissolubilmente legate. Circa un milione di specie animali e 280000 circa di piante sono attualmente conosciute, e per nessun gruppo l’attuale sistematica è ben lontana dalla completezza.

Ma, pur con questa molteplice diversità, gli organismi viventi posseggono comuni attributi che li riuniscono tra loro, separandoli dal mondo inorganico e, per quanto diversi tra di loro, si distinguono da una pietra o da un campione di specie chimica, quindi tra loro si assomigliano.
Però, anche se immediata l’intuizione di ciò che è vivo, non è facile dare una breve definizione degli attributi biologici comuni all’intero mondo dei viventi poiché, in genere, presentano una conformazione estremamente complessa fin in ogni individuo e nei vari momenti di vita di ogni individuo: e la loro organizzazione deve pur avere una matrice comune, e questa è da ricercarsi nelle caratteristiche morfo funzionali identificabili nella cellula eucariota che presenta una morfologia più o meno ben definita nelle loro diverse forme e una base comune che si ritrova nella cellula. Possiamo dire perciò, che tutti i sostrati organici di fondo sono costituiti da una o più unità cellulari composte ognuna essenzialmente da una massa protoplasmatica contenente il citoplasma e il nucleoplasma. E’ nel citoplasma si compiono incessantemente due ordini di fenomeni opposti, disintegrativi, con liberazione di energia (fenomeni catabolici), o costruttivi o reintegrativi (fenomeni anabolici) con immagazzinamento di energia. La sostanza vivente presenta perciò un continuo ricambio ana – e catabolico: insieme rappresentano il “metabolismo cellulare”.
Inoltre la sostanza vivente, a fronte di input stressogeni, reagisce in determinate maniere, e se lo stimolo non è troppo forte, alla sua cessazione il protoplasma rientra nella condizioni quo ante .

L’irritabilità è una proprietà veramente generale della sostanza vivente? E difficile dirlo, perche è difficile definire il fenomeno. Certamente la risposta è affermativa, se intendiamo interpretare ll fenomeno in senso “dinamico”, anche se risulta oltremodo complicato all’interno di un habitat umorale (ialoplasma o citosol) adeguato specificamente conosciuto come gradiente biochimico o umorale quale quello che l’evoluzione naturale ha prestabilito filologicamente e ontologicamente fin dai primi nucleotidi apparsi sulla Terra.

” Vis medicatrix: la natura nelle nostre mani “

Erboristi Mediterranei patrocina il corso dell’ Associazione L’ Orto in città di Catania, dando la possibilità ai partecipanti di usufruire lo sconto del 10% sulla quota associativa annuale di Erboristi Mediterranei.

Le nostre mani… lo strumento donatoci dalla Natura per esplorare e trasformare il mondo che ci circonda, per ricevere con gratitudine gli infiniti tesori della terra e per lavorarli con maestria artigianale secondo un’antica gestualità innata in ciascuno di noi.
Il percorso, articolato in SEI INCONTRI, mira a fornire le conoscenze base del vasto panorama dei rimedi erboristici e delle piante officinali. Impareremo a riconoscere le piante del nostro territorio, a erborizzare seguendo i tempi balsamici ed il ritmo delle stagioni, a realizzare molteplici ricette erboristiche della tradizione siciliana da utilizzare nella vita di tutti i giorni. I partecipanti porteranno a casa i rimedi stagionali che saranno preparati insieme nei diversi incontri.

18 FEBBRAIO– “Erboristeria domestica e le sue basi” (9,30/12,30)
Erboristeria ieri, oggi, domani. Le attrezzature. Le norme di buona preparazione. Fitocomplesso e veicoli di estrazione. Rimedi stagionali: l’influenza, la tosse, il raffreddore.
18 MARZO– “Officinali in campagna e in città” (9,30/12,30)
Raccolta consapevole. Essiccazione. Cenni di botanica e la sua importanza per evitare il mal di pancia. Impianti officinali e multifunzionalità. Rimedi stagionali: le allergie.
8 APRILE– “Alle porte della Primavera” (9,30/12,30)
Il risveglio della Natura: realizziamo insieme un piccolo erbario. Rimedi stagionali: la depurazione del fegato.
6 MAGGIO– “Il solvente perfetto” (9,30/12,30)
Alcoliti. Tintura Madre ed estratto idroalcolico. Scegliere il giusto grado alcolico. Rimedi stagionali: la pelle. Gel d’aloe.
27 MAGGIO– “Oli essenziali, oli vegetali ed oleoliti” (9,30/12,30– 13,30/18,30)
Passeggiata olfattivo-sensoriale. Oli essenziali. Aromaterapia e Pronto Soccorso domestico. Gli oli in cucina e nella detergenza. Gli oli vegetali. La macerazione oleosa.
24 GIUGNO – Festa di San Giovanni
Celebriamo insieme, con amici e familiari, la festa più importante del calendario erboristico (offerta libera per sostenere le attività dell’Associazione L’Orto in…Città ).

I corsi saranno tenuti dalla Dott.ssa Carmela Patania (Socio fondatore dell’ Ass. Erboristi Mediterranei e Ricercatrice indipendente della cultura erboristica mediterranea; titolare dell’ Erboristeria Tradizionale Calì di Augusta (SR) e Ambasciatrice AIGS “Promotrice delle tradizioni enogastronomiche italiane, identificate come strumento di sviluppo culturale, economico e turistico”) e dalla Dott.ssa Julia Karpova, Erborista ed ideatrice del Progetto “CiaurìSuli” che coniuga lo studio della Flora spontanea con un appassionato percorso erboristico finalizzato alla coltivazione delle aromatiche della biodiversità siciliana e la loro trasformazione in oli essenziali.

Il percorso si attiverà al raggiungimento di un numero minimo di partecipanti.
Costi: L’intero percorso erboristico avrà un costo di 80,00 euro.
Per info e prenotazioni inviare e-mail a:
lortoincitta1@gmail.com