Nono ragionamento ” Lo stato morboso ” seconda parte, Maestro Simone Iozzi

LA PREDISPONENTE MORBOSA.

L’idea di una predisponente riguardo ogni stato morboso è databile intorno all’epoca della Scuola Ippocratica perfezionata poi, nel corso dei secoli, da molteplici Scuole di pensiero medico, fino a darle una collocazione idonea a definirne i sui contorni patognomici di fondo Ossia fu riconosciuto che ogni stato morboso nasca da un susseguirsi di input stressogeni a fronte della vis medicatrix naturae.
Interpretazione che ha dato luogo oggi a diverse opinioni che optano per stati morbosi consequenziali casualità remote, ovvero da input aspecifici; viceversa imputabili a casualità prossime.
Ciò ha dato adito al tormentato quesito pilatiano su tutta una serie opinioni, spesso in contraddizione tra loro, sull’importanza o no, in ambedue situazioni, di una predisponente a priori spesso è latenti e asintomatici, oppure palese tramite manifestazioni come malesseri indefinibili, debolezza, apatia, senso di stanchezza, ecc, cui può seguire la reazione infiammatoria, la febbre, la sudorazione, le scariche diarroiche, ecc, anticamera spesso di una lunga ed estremamente complicata serie di fenomeni identificabili poi in una patologia vera e propria..

I TRATTI DELLA PREDISPONENTE MORBOSA

Esaminati tramite una interpretazione basata su aspetti oggettivi e soggettivi circa il rapporto tra esteriorità somatiche e predisponente morbosa ricorrendo ai dati forniti nel capitolo sul sostrato di fondo individuale tenendo di conto l’homo sapiens vive in grazia di una norma omeostatica da cui derivano due precetti fondamentali indissolubilmente legati all’oggettività dello stato morboso cui dipende la soggettività di risposta adattiva avverso il processo morboso

Oggettività dello stato morboso:

– l’ereditarietà: quale concomitante situazione che ha o che potrebbe incidere sull’insorgere e sul decorso della stato morboso;

– l’eucrasia: intesa come componente umorale interna;

– la diatesi: come predisposizione verso determinati stati morbosi.

Si parla di diatesi reumatica, allergica, ecc;

– i segni analogici: la coerenza tra abito costituzionale è stato morboso;

– i segni non analogici: la non coerenza tra abito costituzionale e stato morboso;

La soggettività del processo morboso

– il carattere: se occasionale o accidentale, se stazionario o permanente;

– gli aggravanti: rappresentati dal cattivo rapporto con i fattori ambientali esterni;

– gli emuntori di base: quali la defecazione l’escrezione urinaria, la tegumentale e polmonare.

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