Capelli, Pelle e le piante del benessere

(di Alessandro Pagnoni)

La pelle, ovvero l’apparato tegumentario è i l’apparato più pesante (circa 18kg in media) dell’organismo umano, essa è costituita da uno strato supeficiale chiamato Epidermide, uno sottostante chiamato Derma ed uno più profonodo che risponde al nome di Ipoderma.

L’epidermide è lo strato epiteliale più esterno della pelle e, come tale, non è vascolarizzato, prende infatti il suo nutrimento dalla diffusione di metaboliti ed ossigeno dallo strato più superficiale del derma. Con uno spessore che varia dai 50 µm a 1,5 mm, l’Epidremide è costituita da diversi strati disposti dalla profondità alla superficie che rispecchiano il ciclo vitale delle cellule epiteliali presenti, le quali si chiamano cheratinociti. L’ultimo strato è costituito da cheratinociti morti che formano la cosiddetta cheratina.

Il Derma è formato da un lamina di tessuto connetivo in cui vi sono dei fibroblasti che sintetizzano sia le proteine connettivali (collagene, elastina), sia i glicosamminoglicani come l’acido jaluronico. Questi glicosamminoglicani hanno la funzione di collante tra le varie cellule epiteliali: in pratica sono come la calce che tiene su i mattoni costituiti dalle cellule dell’epitelio.

Il Derma è l’ultimo strato della pelle, nonché il più profondo. È costituito da tessuto connettivo lasso e denso ed è formato da una parte papillare ed una reticolare. Essendo un tessuto connettivo è vascolarizzato ed è provvisto divie di diffusione per l’epidermide. Le numerose anse epidermiche che costituiscono le creste e i solchi si giustappongono con strutture analoghe nel derma denominate Papille Dermiche, strutture coniche provviste di un’ansa capillare e di numerose terminazioni nervose. Il Derma è ricco di fibre collagene ed elastiche e conferisce elasticità e resistenza alla cute, esso continua senza un netto distacco con l’Ipoderma.

L’Ipoderma o tela sottocutanea è lo strato più profondo della pelle che si trova sotto il derma da cui non è possibile differenzialo in maniera netta. La distribuzione e lo spessore del ipoderma sono molto variabili. Lo spessore oscilla tra i 0,5 e i 2 cm risultando minore laddove la pelle è a contatto diretto con osso o cartilagine (come la volta cranica, il naso, il padiglione auricolare) e maggiore in altre sedi (glutei, palmo delle mani o pianta dei piedi). L’Ipoderma mette in rapporto il Derma con i tessuti sottostanti (come la fascia superficiale comune del corpo oppure direttamente ossa o cartilagine) permettendo anche un reciproco scorrimento consentendo di sollevare la pelle in pieghe.
Un Ipoderma particolarmente ricco di adipociti viene definito pannicolo adiposo sottocutaneo che costituisce la cellulite.
I Capelli
I capelli sono costituiti da proteine solide, come la cheratina, in una percentuale compresa fra il 65 e il 95%, e per il resto da acqua, lipidi, pigmenti ed oligoelementi. Altra proteina solida è la melanina che conferisce il colore al capello.

Altre sostanze importanti nella vita del capello sono il ferro, che possiede un ruolo primario nella sintesi dell’emoglobina del sangue per l’ossigenazione dei tessuti; a seguire, zinco, magnesio e infine il rame, che partecipano al processo di formazione della melanina.
I capelli crescono a una velocità di circa 0,3 mm al giorno: anche se questo valore può però mutare notevolmente da una persona all’altra. Il capello è soggetto ad un ciclo di crescita della durata di 2-6 anni,ma sono documentati cicli di oltre 10 anni. Alla fine di ciascun ciclo il capello cade e viene sostituito. Il ciclo del capello è costituito dalla successione delle tre fasi:
Anche la lunghezza dei capelli è molto variabile e raramente raggiunge il metro e, insieme alle unghie e alla barba, sono le uniche parti del corpo che crescono continuamente durante il corso della vita. I capelli si distinguono in grassi o secchi, spessi o sottili. Altre qualità dei capelli sono: lisci o sfibrati, naturalmente mossi e riccioli, lucenti e brillanti, morbidi, piatti o voluminosi.
A volte viene riportata la leggenda metropolitana che i capelli, come altri annessi cutanei, crescano dopo la morte; in realtà si tratta di un’illusione dovuta alla retrazione cutanea successiva alla disidratazione post-mortem.
I follicoli dei capelli contengono enzimi recettori di ormoni androgeni, e altri enzimi responsabili della loro conversione in altri ormoni androgeni a livello del cuoio capelluto: come la P450-Aromatasi in grado di convertire il Testosterone in Estrone, ed anche 5-alfa-reduttasi, in grado di convertire il testosterone in DHT.
La P450-aromatasi prevale nei follicoli occipitali, mentre la 5-alfa-reduttasi in quelli frontali. Rilevanti in questo caso sono le differenze fra uomo e donna: la P450-aromatasi nei follicoli frontali è sei volte maggiore nelle donne, mentre la 5-alfa-reduttasi tipo1 e tipo 2 è rispettivamente 3 e 3,5 volte minore.

Piante che aiutano la pelle ed il capello:
Bardana
La bardana agisce sul fegato e sulla pelle sia come depurativo, è utile nei casi di acne e capelli grassi sia per uso interno sia per uso esterno, inoltre è perticolarmente utile qualora l’eccesso di sebo prodotto dai capelli e dalla pelle si sovrainfetti grazie alla sua azione nei confronti dei batteri Gram+ , inoltre l’acido arctico contentuto nella pianta si è dimostrato in grado di favorirela cicatrizzazione delle ferite.
La Bardana è conosciuta come potente depurativo della pelle in virtù delle sue prorie capacità di drenare la pelle, l’abate kneipp annotò nei suoi scritti che se il bulbo non era morto del tutto un decotto di radici di bardana applicato per 3-5 volte a settimana era in grado di far ricrescere i capelli.

Viola Del Pensiero
L’attività antiinfiammatoria della Viola del Pensiero si esplica benissimo in tutte le dermatosi in particolare quelle pruriginose dove trava un valido aiuto proprio nella bardana, in particolare la viola del pensiero possiede dei salicilati ad azione antiinfiammatoria.
Inoltre la viola del pensiero grazie alla presenza di antocianosidi è in grado di stimolare il microcircolo cutaneo pur non creando rossori e ciò porta a far si che il bulbo capillare vega nutrito in manoera migliore, nel trattamento del capello grasso svolge un’azione antiinfiammatoria che ben si accompagna all’azione antisettica della bardana e degli oli essenziali.
Nella medicina popolare la Viola tricolore rimane il rimedio migliore per la crosta lattea dei lattanti: può essere somministrata come infuso nel biberon oppure applicata come cataplasma della pianta [possibilmente fresca] mischiata a latte – direttamente sulla crosta lattea.

Carciofo
Il Carciofo è una pianta ertremamente attiva sulla pelle, sia nell’uso interno come drenaggio vicariante, sia in quello esterno dove viene impiegato con successo in moltissime dermatosi in quanto svolge una funzione seboriequilibrante.
Il carciofo infatti grazie alla presenza di cinarina è utilissimo nei problemi di pelle grassa e di capelli grassi e sfibrati per regolarizzare il derma senza aggredirlo e quindi senza che si formi il classico effetto ping-pong ovvero la formazione, dopo un lavaggio energico del capello, di altro sebo in eccesso.
Quindi in caso di capelli stanchi e sfibrati con cute grassa e forfora grassa, una tisana di Carciofo e Bardana può essere utilizzata per il risciacquo finale dopo la detersione.

Echinacea
L’ impiego cosmetico dell’echinacea è dovuto alle sue proprietà antiflogistiche che ne fanno un’utile rimedio peril trattamento di pelli secche aride, screpolate, e di capelli secchi, crespi e sfibrati grazie alla sua azione riepitelizzante, inoltre grazie alle sue virtù antinfiammatorie viene impiegata con successo nelle dematitianche pruriginose purchè sempre secche.
L’Echinacea, in tutte le 9 specie che caratterizzano il genere, viene adoperata per le ferite cutanee a lenta rimarginazione, sia l’uso interno sia quello esterno danno i medesimi risultati, ovvero un’intensa immunostimolazione che porta a far si che i prodotti a base di echinacea possano esssere impiegati ove vi siano problemi di natura autoimmune (psoriasi, alopecia aerata etc…) solo però per brevi periodi, non superiori alle 8 settimane.

Camomilla

La camomilla è utile in diversi problemi a carico della pelle e del capello, già Leclerc ne aveva intuito le capacità antiinfiammatorie a cariceo della pelle infatti la camomilla è in grado di bloccare i recettori dell’infiammazione del bulbo pilifero bloccando l’estensione della flogosi, può essere presa in considerazione, magari insieme ad echinacea per le problematiche allergiche della pelle in quanto blocca la secrezione di istamina. Inoltre la Camomilla è particolarmente utile come antimicrobico perciò se ne prospetta anche un utilizzo su funghi e altri problemi del cuoio capelluto. In cosmesi viene ingiustamente tacciata come pianta soltanto schiarente ma dalla sua ha anche un’ottimo effetto decongestionante su pelle sia secca sia grassa.
I preparati a base di camomilla hanno anche un’attività antiedemigena perciò si possono utilizzare come drenanti degli edemi cutanei e studi in vivo riportano un utilizzo nelle patologie immunomediate come dermatiti da contatto e varie forme di eczemi ed eritemi anche da UV.
In pratica se non schiarisse il capello a volte anche solo di mezzo tono avremmo trovato la pianta definitiva da adoperare in tricologia.

Equiseto.
La Dott.ssa Enrica Campanini citando Unna prospetta un utilizzo cosmetico dell’equiseto anche sul capello in virtù dell’apporto rimineralizzante dovuto al silicio colloidale di cui questa pianta è piena, inoltre l’equiseto tende a proteggere la pelle e a favorire la cicatrizzazione delle ferite, inoltre l’equisetpo migliora l’elasticità cutanea. La somministrazione per via cosemtica di equiseto sul cuoio capelluto è inidcata nelle dermatiti secche e nella forfora secca in quanto le proprietà elsticizzanti dell’equiseto si estrinsecano al meglio in queste condizioni.

Ortica Foglia
L’uso esterno delle foglie di Ortica si perde nella notte dei tempi trova da sempre utilizzo come tonificante e stimolente del cuoio capelluto contro la seborrea e la cadua dei capelli, infatti il contenuto proteico della droga ha un’azione sostantivante e condizionante del capello che ne prospetta un’utilizzo nei capelli stanchi e sfibrati, in virtù delle sue proprietà antifiammatorie.

Miglio
Il Miglio è un cereale ricco di vitamina A e di vitamine del gruppo B, come la Niacina, la vitamina B6 e l’Acido Folico. Inoltre è ricco di minerali ed oligo-elementi come Calcio, Ferro, Potassio, Magnesio e Zinco. Per il suo elevato contenuto di acido silicico, è spesso considerato un vero e proprio prodotto di bellezza per pelle e capelli, unghie e smalto dei denti, stimolandone la crescita.
Il Miglio funziona in caso di capelli fragili, secchi, sfibrati e per contrastare la caduta, capita spesso infatti che, con il passare degli anni, i capelli perdano il vigore, la stabilità ma anche lo spessore. La maggior parte dei prodotti a base di miglio danno ai capelli tutti quei nutrimenti che sono necessari per ritardare o bloccare la loro caduta, favorire una crescita più veloce, forte e robusta di quelli presenti e garantirne una maggior foltezza.
Essendo il miglio considerato un forte ricostituente ed energizzante, con esso vengono creati integratori alimentari in compresse che utilizzano le proprietà del cereale per diverse finalità. Negli ultimi anni gli studi erboristici e fitoterapici hanno ulteriormente migliorato ed esaltato l’efficacia di una tale integrazione.
Differentemente dagli altri modi di somministrazione precedentemente spiegati, le compresse risultano un metodo mirato e veloce che esalta al massimo le proprietà del miglio. Le compresse o le capsule a base di miglio vengono assunte innanzitutto da coloro che hanno necessità di contrastare la calvizie, il diradamento e l’assottigliamento del capello grazie all’acido silicico, di cui il cereale è ricco, che risulta un forte stimolante per il cuoio capelluto. Inoltre, le vitamine dei gruppi A e B garantiscono la digeribilità del prodotto dando la possibilità di assumere tali compresse in dosi anche consistenti. Il miglio lavora azionando la vitalità dei follicoli capilliferi ormai inattivi o troppo deboli. Grazie, inoltre, ai sali minerali e alle vitamine, è in grado di alleviare le condizioni di stess, spesso alla base della perdita di capelli. In condizioni di stanchezza cronica, infatti, l’organismo tende a rilasciare nel sangue molecole come l’adrenalina e la noradrenalina che il corpo trova utili in quel momento per riuscire ad andare avanti. Queste sostanze, però, riducono l’apporto di ossigeno e sostanze nutritive al cuoio capelluto che risulta così indebolito. Attraverso queste cure i capelli vengono nutriti, rigenerati e infoltiti. Il miglio ne favorisce la crescita, la vigorosità, l’elasticità e l’aumento di cheratina, una proteina che dona forza e lucentezza non solo al cuoio capelluto ma anche alle unghie.

Bibliografia

E. Campanini Dizionario di Fitoterapia e Piante medicinali 2° Edizione ed. Tecniche nuove (2004).

G. Mengozzi Piante antiossidanti, Drenanti, Detossificanti. Appunti corso Triennale di Fitoterapia Centofiori.

G.Mengozzi Piante Antiinfiammatorie. Appunti corso Triennale di Fitoterapia Centofiori.

V.Schultz R.Hansel V.E. Tyler Fitoterapia Razionale ed. Mattioli1885 (2003)

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