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Sindrome influenzale secondo la visione antica

di Nadia Zangaglia:

Secondo un’ elaborazione semplificata della Dottrina Umorale di origine lppocratica e Galenica sappiamo che il crocevia di tutte le trasformazioni sia lo stomaco, che lnoltre gestisce in primo luogo il “Govemo dell’Acqua”; invece l’organo che da forza ed energia alle trasformazioni stesse é il fegato, che permette quello che possiamo definire “Governo del Fuoco”.
Lo Stomaco difatti e’ situato al Centro dell’incontro dei due “assi maggiori” , il verticale con l’orizzontale, ed affiancato dagli organi governatori fondamentali: a destra il fegato, a sinistra la milza .
Per avere la percezione del fondamentale e indissolubile legame tra questi organi, basti pensare alla loro disposizione fisica all’interno del corpo : al centro lo stomaco, che sovrasta il pancreas, che a sua volta ” collega” fegato e milza;
Lo stomaco e’ avvolto e abbracciato dal fegato sulla parte destra e si appoggia, quasi sulla milza, a sinistra. Dietro, un po’sotto sono, quasi a far da “sedia” ai reni.
Salendo verso l`alto si va subito alla testa. dove secondo la Dottrina Umorale lppocratica, hanno sede oltre alle funzioni intellettive e sensitive, anche quelle di tipo “metabolico”: grazie ai precursori che si formano nello stomaco e che salgono nella testa, si forma la Flemma,l’Umore corrispondente all’elemento Acqua, Freddo e Umido e Lunare al
massimo grado.
Esso, come acqua di una fontana, discende e fluisce verso il basso.
La Flemma, prosegue la sua discesa, che in greco e detta “catarrho” o “rheuma” ( letteralmente scorrimento Verso il basso; scorrimento) e attraverso il collo raggiunge il petto, dove si trovano polmoni e cuore, chiamato da Platone l’”Intoccabile “protetto clalle “spugne” polmonari e dalla gabbia toracica (torax termine latino che deriva dall’analogo
termine greco indica sia la parte anatomica delimitata dalla gabbia toracica sia la parte della corazza o lorica che protegge il busto del guerriero ).
L’area del petto comprende quindi sia una parte di ” acque”, piU’ esterna, protettiva, Fredda e Umida, sensibile al flusso flemmatico ( i polmoni), sia una parte intera, “nucleare” e IAgnea (il cuore) , sensibile soprattutto ai flussi Sanguigno Biliare ( la Bile per la Dottrina Umorale é Fuoco organico ).
Nel petto-area toracica convivono due nature, in continuo scambio e compensazione, che permettono l’assunzione e distribuzione di : Calore vitale,concentrato nel cuore e da esso distribuito, proveniente dall’asse fegato-vasi-reni -o Soffio vitale o “Pneuma”o *‘Spiritus”, che i polmoni assumono dall`ambiente. e cedono al cuore, che a sua volta lo distribuisce, insieme al Calore vitale.
l polmoni,i irrorati di “catarrho” Flemmatico, inoltre, rinfrescano e umettano il cuore e il sangue, impedendo che il calore e la parte ignea eccedano nella loro funzione e provochino danni al testo dell`organismo.
Dal punto di vista patologico in corrispondenza di questi punti si formano i muchi vischiosi, collosi, tenaci, a causa dell’eccesso di Freddo ambientale , climatico-stagionale che alimentare.
Ogni evento e’ ambiguo: il Freddo e Umido della Flemma compensa a livello toracico l’eccesso di calore del sangue e ,del cuore_ ma oltre ad una certa misura diversa nei polmoni un flusso abnorme che si trasforma in muco ostacolante la funzione respiratoria .
Concludere il percorso in “discesa” della Flemma a questo livello sarebbe assurdo, ma in questa occasione possiamo limitarci a considerare questo “segmento” in quanto é l’area che viene maggiormente colpita dai “virus” ,ovvero, e’proprio sulle mucose dei primi tratti dell’apparato respiratorio che si “attaccano” virus e batteri ( complicanza della sindrome influenzale e causa sproporzionata dell’uso di antibiotici, in presenza di banali raffreddori o tossi persistenti o peggio ancora solo influenze virali ).
Di conseguenza,l’attenzione del medico antico era rivolta, in caso di “influenze”, a ristabilire all’intemo dell’organismo l’equilibrio tra gli Umori, con particolare attenzione all’aspetto Freddo Umido o comunque all’interferenza “perversa”degli altri umori su questo.

(AD) AVERNE FIN SOPRA I CAPELLI DEI CAPELLI!

di Bartolomeo Scalzi-Erborista

Parte Prima: com’è fatto il Capello

A parlare di Capelli e di come mantenerli sani, foRti e… foLti si rischia di parlare di fuffa, di nulla.

Mai che ci sia un punto fermo, qualche cosa di assodato altrimenti non vi trovereste ogni due / tre anni una “novità” pubblicitaria, un rimedio miracoloso, che tale, alla prova dei fatti, non è.

E allora cominciamo dapprima a spiegare cos’è un capello, come cresce, come cade normalmente e come cade quando cade troppo in fretta.

Per parlare di C prima bisogna parlare di Epidermide e della sua struttura.
Meglio farlo con un disegno:


Quello che vedete è l’epidermide normale con i suoi strati.

L’Epidermide non ha vasi sanguigni, riceve ossigeno e nutrimento dagli strati sottostanti, il Derma. Lo strato più importante è quello germinativo in basso: è l’unico dove le cellule si riproducono, Ogni volta che si riproducono, quella più in basso spinge verso l’alto quella superiore e questa man mano sarà sempre più spinta verso l’alto fino a quando le mancherà il nutrimento ottenuto dal derma.

Questo porterà quelle cellule troppo lontane dal nutrimento a degenerare: diventeranno dure e “cornee” e alla fine, morendo,creeranno lo strato corneo.
Quello che realmente ci difende dagli agenti aggressivi: un vestito per la Pelle.

A noi interessa lo strato basale perché il C così come peli e unghie sono creati da una modificazione di questo strato.

Nella immagine che vedete c’è tutto quello che c’è da sapere sulla struttura di un C e come esso nasce: alla base di tutto c’è un avvallamento dell’orizzonte dell’epidermide un foro, meglio: un SACCO molto profondo rispetto allo spessore dell’epidermide e che in questa maniera affonda nella zona più vascolarizzata e innervata del derma. Tenete a mente questo particolare perché non è di poco conto: infatti la papilla pilifera ha molto bisogno di ossigeno e altri nutrienti per potersi riprodurre e deve avere, quindi, molto vicino i vasi sanguigni per ottenere tutto ciò.

Verso la superficie dell’alveo del C si apre una nuova formazione: la ghiandola sebacea ovverosia quella ghiandola che secerne il grasso necessario alla protezione del C e dell’epidermide.

Ora guardate in basso: lo strato germinativo si sta riproducendo in maniera puntiforme e molto virulenta: LA PAPILLA PILIFERA, appunto. Man mano che le cellule vengono spinte verso l’alto e si allontanano dal torrente sanguigno, cominciano a non avere più sufficiente nutrimento e quindi cominciano a corneificarsi: in altre parole diventano fibrose e resistenti e si appiattiscono molto fino ad assumere la forma di una squama. Ed ecco che Il C che sta prendendo forma: squama su squama, il C cresce impilato in colonna fino a uscire fuori dell’orizzonte dell’epidermide e spuntare. Crescerà per un periodo che puo’ andare dai due ai sei anni a seconda di vari fattori: uno dei principali e naturalmente l’appartenenza al sesso femminile.

Ecco perché le donne possono sfoggiare, solitamente, una chioma molto più lunga e molto più folta.

Non si tratta di un problema culturale si tratta proprio del fatto che le donne hanno un C che cresce molto molto di più e quindi visto che costava tempo e danaro, anticamente, poterlo tagliare (anche oggi, se è per questo…) ovviamente si è fatto di un problema un vantaggio e uno sfoggio di beltà.

ALLA PROX PUNTATA: LE TRE (QUATTRO…) FASI DEL CAPELLO.

PERCHẺ Ẻ COSÌ RARO IL TUMORE DELLA PAPILLA PILIFERA? (E PER FORTUNA…)

Fonte: Bartolomeo Scalzi –

Oligoelementi e Oligoterapia ( terza parte)

Di Elena Radici terza parte:
8- CARATTERISTICHE DELLE DIATESI
L’oligoterapeuta che si trova di fronte un soggetto portatore di una determinata malattia, innanzitutto, individua la diatesi di appartenenza per cercare di correggere il terreno malato,non tanto per curare i sintomi, quanto per agire sulla causa della malattia stessa.
Di seguito verrano evidenziate le caratteristiche salienti delle 4 diatesi e verranno indicati gli oligoelementi diatesici.

DIATESI 1 o ALLERGICA
Caratteristiche intellettuali e psicologiche:
energico, volitivo, impetuoso, passionale, facile all’esaltazione, ottimista, fiducioso di sé, nervoso, irritabile, irascibile, amante delle novità, bisognoso di attività, spirito di iniziativa, spirito aperto, costante nei sentimenti, memoria selettiva.
Comportamento fisico:
astenia mattutina, stanchezza che scompare durante l’attività, iperattivo di sera.
Sonno irregolare.
Predisposizione alle malattie:
emicranie periodiche, allergia agli agenti esterni, rinite allergica, algie, disturbi digestivi e intestinali (nervosi), gotta, emorroidi, mestruazioni ravvicinate, abbondanti e spesso dolorose.
Oligoelemento diatesico: Manganese

DIATESI 2 o IPOSTENICA
Caratteristiche intellettuali e psicologiche:
calmo, ponderato, equilibrato, indifferente, non passionale, memoria scarsa, metodico, con self-control, economizza gli sforzi.
Comportamento fisico:
stanchezza allo sforzo, stanchezza di sera, bisogno di riposo e di vacanza.
Sonno abbastanza buono.
Predisposizione alle malattie:
fragilità delle vie respiratorie, infezioni, infiammazioni, reazioni linfatiche e digestive, ipomenorrea, allergia per auto-intossicazione, artrosi, cefalea, diabete, obesità, cellulite, lassità dei legamenti, artrite, disturbi di escrezione.
Oligoelemento diatesico: Manganese-Rame

DIATESI 3 o DISTONICA
Caratteristiche intellettuali e psicologiche:
ansioso, nervoso, emotivo, malinconico, piccole crisi depressive, cattiva memoria, cattiva concentrazione, invecchiamento generale e organico precoce.
Comportamento fisico:
stanchezza progressiva nel corso della giornata, più pronunciata a fine pomeriggio con stanchezza alle membra inferiori.
Sonno mediocre, risvegli durante la notte.
Predisposizione alle malattie:
disturbi neurovegetativi, circolatori e cardiovascolari, ipertensione, ulcera, gastralgie, spasmi, coliche, difficoltà di escrezione, calcoli, couperose, gambe pesanti, artrosi, cefalea, disturbi psichici, obesità.
Oligoelemento diatesico: Manganese-Cobalto

DIATESI 4 o ANERGICA
Caratteristiche intellettuali e psicologiche:
mancanza di vitalità, depressione, obnubilazione, indeciso, volubile, disincantato, mancanza di memoria, mancanza di concentrazione, grande rilassatezza, disgusto per la vita.
Comportamento fisico:
stanchezza continuata, scarsa o nessuna autodifesa fisica e morale, lassitudine generale.
Sonno: insonnia, incubi notturni, angoscia.
Predisposizione alle malattie:
scoliosi, febbre, reumatismo grave, poliartrite, blocco linfatico, infezioni acute e recidivanti, degenerazioni tissutali, senilità globale, cachessia (indebolimento organico con dimagrimento).
Oligoelemento diatesico: Rame-Oro-Argento

9- LA SINDROME DI DISADATTAMENTO
La Sindrome di Disadattamento rappresenta la difficoltà, da parte di alcune ghiandole endocrine, di adattarsi agli stimoli lanciati dall’ipofisi. Può ritrovarsi a carico di uno qualsiasi dei 4 terreni organici e può verificarsi in particolare a carico dell’asse ipofiso-genitale e di quello ipofiso-pancreatico.
ASSE IPOFISO-GENITALE (ghiandole genitali)
I sintomi sono:
– ritardi di sviluppo
– impotenze sessuali di tipo funzionale
– disfunzioni dell’apparato genitale femminile (disordini mestruali, sindromi paramenopausiche…)
La terapia catalitica di questa Sindrome Disadattiva Ipofiso-Genitale si attua con l’associazione Zinco-Rame, grande regolatrice di questa sfera endocrina, che va comunque sempre associata agli elementi diatesici specifici del soggetto.
ASSE IPOFISO-PANCREATICO
I sintomi, dovuti ad un turbamento del tasso glicemico, sono:
– “fame da lupi” pre-prandiale
– sonnolenza post-prandiale
– senso di vacuità intellettuale
– sudorazione improvvisa
– “coup de pompe”, termine francese che definisce uno stato di “spompamento” improvviso e molto accentuato
– facile variabilità d’umore
Per questa Sindrome Disadattiva si impiega l’associazione catalitica Zinco-Nichel-Cobalto, sempre associata agli elementi diatesici specifici del soggetto.
L’associazione Zinco-Nichel-Cobalto si è rivelata utile nelle iperglicemie moderate, cioè quelle ancora sensibili ai trattamenti dietologici, mentre nel diabete conclamato i risultati sono scarsi e gli oligoelementi al massimo possono tentare di coadiuvare il trattamento insulinico.

10- OLIGOELEMENTI DIATESICI
Quando si attua una terapia catalitica con elementi diatesici, correggendo una specifica carenza, si avrà, come effetto globale, l’eliminazione di un determinato episodio morboso, ma anche un impatto positivo su tutti gli altri aspetti specifici del terreno.
MANGANESE (Mn)
Con questo elemento diatesico avremo, nel caso della diatesi 1, non soltanto la scomparsa, ad esempio, della sintomatologia ALLERGICA, ma una attenuazione dei vari “fenomeni iperergici”, caratteristici di questi soggetti, nella sfera intellettuale, psicologica e fisica. (Vedi Diatesi 1)
MANGANESE-RAME (Mn-Cu)
Nel caso della diatesi 2, dove il problema di base è quello di una GENERALE SCARSITA’ DI DIFESE ORGANICHE E DI RESISTENZA, con l’associazione diatesica Mn-Cu si ottiene un significativo sviluppo delle autodifese, rinforzando globalmente il terreno del soggetto che diviene più resistente sia nei confronti delle aggressioni microbiche e virali (specie a carico dell’apparato respiratorio e otorinolaringoiatra), sia della fatica fisica in generale. (Vedi Diatesi 2)
MANGANESE-COBALTO (Mn-Co)
Nella diatesi 3 l’individuo è in fase Distonica e l’associazione catalitica Mn-Co unisce l’azione modulatrice del Manganese alla spiccata azione anti-Distonica del Cobalto.
Questa diatesi, tipica delle persone di mezza età, ma purtroppo presente anche in età inferiori, si potrebbe definire la diatesi dell’ANSIA.
Se non la si blocca tempestivamente, si rischia di aggravare in modo irreversibile lo stato Distonico, sfociando spesso in quello Anergico.
L’associazione Mn-Co rappresenta un energico ed efficacissimo rimedio oligoterapico che ottiene successi spesso eclatanti quanto più tempestivamente viene assunto dai soggetti in fase Distonica e quanto più lo si impiega con costanza per lunghi cicli. (Vedi Diatesi 3)
RAME-ORO-ARGENTO (Cu-Au-Ag)
Nella diatesi 4, il quadro Anergico impone un intervento radicale per stimolare un terreno molto defedato, dove la AUTODIFESE FISICHE, INTELLETTUALI E PSICHICHE SONO GRAVEMENTE COMPROMESSE.
Questa associazione ha un’azione terapeutica validissima nello stimolare la reattività del terreno anergico. Proprio nel campo delle Anergie Giovanili si ottengono risultati spesso eclatanti e decisamente molto più rapidi rispetto agli interventi catalitici in altri tipi di situazioni. (Vedi Diatesi 4)

Bibliografia:
Alfredo Torti “Il presente terapeutico degli oligoelementi”, Giuseppe Maria Ricchiuto Editore
M. Deville, F. Deville “Gli Oligoelementi” Edizioni Mediterranee

Corso ” Erboristeria e Fitoterapia” Siracusa

Iniziano le attività patrocinate dall’ Associazione culturale Erboristi Mediterranei per divulgare la cultura erboristica tradizionale sul territorio italiano.

Ecco gli appuntamenti gratuiti che si terranno in Sicilia:

Siracusa

Biblioteca S. Lucia
Le lezioni del corso di “Erboristeria e Fitoterapia” saranno tenute dal Prof. Giuseppe Piccione ogni martedì dalle ore 09.30 alle ore 11.30 presso i locali della Biblioteca S. Lucia.
Per info e iscrizioni: tel 0931- 22334

Biblioteca Grotta Santa
Inizio il corso di “Erboristeria e Fitoterapia”, primo livello cadenza settimanale a partire da venerdì 7 novembre 2014 alle ore 9:30 tenuto dal Prof. Piccione e D.ssa Carmela Patania
Per info e iscrizioni :
tel: 0931/780021
mail: bibliotecagrottasanta@comune.siracusa.it

Equiseto Composto Polvere

Ho formulato l’Equiseto Composto Polvere (ECP) circa 25 anni fa e, nonostante alcuni inevitabili miglioramenti, il concetto fondante di tale rimedio rimane intatto.
Scopo di ECP è prevenire e ridurre l’osteoporosi, rendendo le ossa più robuste, sfruttando le proprietà dell’Acido Ortosilicico, uno dei costituenti dell’Equiseto.
A cosa serve l’Acido Ortosilicico da Equiseto?
Rinforza la parte più attiva dell’osso – la matrice – stimolando gli osteoblasti, le cellule che creano le nuove lamelle ossee, vale a dire, la struttura “portante” dell’osso. Vi ricordiamo che l’Osteoporosi è causata proprio dalla diminuzione degli Osteoblasti.
Perché abbiamo scelto l’Equiseto quale fonte di Acido Ortosilicico?
Tra tutte le fonti vegetali di Silicio, l’Acido Ortosilicico è quella più assorbibile.
Perché utilizzare Equiseto Composto Polvere e non semplice Equiseto?
L’idea fondante di ECP parte dalla constatazione che l’Acido Ortosilicico non è molto solubile in acqua ma se l’Equiseto è fatto macerare abbastanza in soluzione acida, esso diventa più disponibile. Il rimedio si presenta come una polvere che è a base di Equiseto, sali di Magnesio e Potassio, più altri ingredienti, tutti scelti per favorire l’assorbimento dell’acido ortosilicico e coadiuvarlo nel suo funzionamento.
Qual è la corretta maniera di assumere l’Equiseto Composto Polvere?
Miscelare un cucchiaino raso di Equiseto Composto
con un bicchiere d’acqua fresca (100 ml)
ed il succo di ½ limone,
facendo macerare per tutta la notte,
rimescolando e assumendo al mattino, a stomaco vuoto.
Qual è la differenza tra ECP e altri integratori per l’Osteoporosi?
Esistono vari tipi di Osteoporosi, quindi, è utile un approccio multiplo per combatterla. Alcuni integratori possono sicuramente coadiuvare ECP ma, tra questi, la supplementazione a base di Calcio è la più inutile e dannosa. Il Calcio non è un Farmaco ma un Nutriente e il suo eccesso “infarcisce” la matrice ossea, formando così il cosiddetto “osso fossilizzato” che, paradossalmente, è più fragile1.
Con lo stesso meccanismo d’azione, ECP rafforza le articolazioni e i tessuti molli.
In sostanza, rendere più “solidi” i tessuti, non vuol dire per forza “indurirli”.
Qui sotto trovate una possibilità d’impiego “inaspettata”:
ECP risponde bene anche nei casi di reflusso gastroesofageo e di ernia iatale.
Si ha tale miglioramento non solo grazie alla riduzione dell’acidità gastrica (azione combinata del succo di limone e dei bicarbonati) ma, soprattutto, grazie all’aumentata elasticità delle pareti dello stomaco che apporta notevoli benefici alla motilità gastrica.
In questi anni ECP, oltre alle testimonianze dei miei clienti diretti (corroborate da densitometrie ossee), ha raccolto anche quelle di alcuni colleghi erboristi. .
ECP è un rimedio da utilizzare per tempi lunghi nel caso d’Osteoporosi e artrosi ma sia il costo sia la durata della confezione sono alleati della consumatrice:
€15,00 per una durata di 40 giorni.
Noi consigliamo 6 mesi continui d’assunzione, intervallati da 6 mesi di fermo.
Bartolomeo Scalzi
Erborista

Erboristeria Rugiada
di Bartolomeo Scalzi
Via Armando Diaz, 24
74027 San Giorgio ionico TA
tel 0995925826
e-mail: erboristeriarugiada@virgilio.it
bartolomeoscalzi@Pec.it

Fattoria didattica – il giardino di pimpinella

E intanto qui al Giardino di Pimpinella continuano gli appuntamenti in programma!

Sabato 8 e Domenica 9 Novembre workshop di AUTOPRODUZIONE DI COSMESI NATURALE per preparare da soli prodotti per la cura del corpo partendo da ingredienti facilmente a disposizione di tutti. Faremo assieme maschera di pulizia viso, scrub nutriente per il corpo, impacchi curativi di erbe, oleoliti a caldo e per macerazione, alcune estrazioni dei principi attivi delle erbe adatte alla cura della pelle, unguenti, cerati, creme idratanti e gel, e deodoranti. Le preparazioni effettuate rimangono ai partecipanti. Per maggiori informazioni clicca qui: http://www.pimpinella.it/blog/senza-categoria/autoproduzione-di-cosmesi-naturale.htm

Sabato 15 e Domenica 16 Novembre workshop di AUTOPRODUZIONE DI SAPONI E DETERGENTI PER LA PERSONA E PER LA CASA. Per imparare come produrre da soli saponi, senza inquinare l’ambiente e noi stessi ….ci piace pensare che fare da sé i saponi, oltre che un momento creativo e divertente, possa essere una piccola Grande rivoluzione! Sperimenteremo in pratica i diversi metodi della saponificazione per fare saponi a freddo, a caldo, detergenti domestici, saponi delicati per il corpo, saponi personalizzati con erbe e materiale naturale, la lisciva partendo dalla cenere……e ci divertiremo a fare “profumate bombe effervescenti”, saponcini alla glicerina e saponi liquidi. Per maggiori informazioni clicca qui: http://www.pimpinella.it/blog/eventi-corsi/2061.htm

Domenica 23 Novembre Corso di Erboristeria all’aria aperta: LE PIANTE DEL RESPIRO Questa domenica ci dedichiamo alle piante che sostengono il nostro sistema respiratorio aiutandoci a prevenire a e risolvere tosse, raffreddore, mal di gola…… Come al solito il corso sarà principalmente pratico e faremo assieme un balsamo respiratorio e uno sciroppo dalle comprovate virtù antitosse e lenitive. Per maggiori informazioni clicca qui: http://www.pimpinella.it/blog/eventi-corsi/le-piante-del-respiro.htm

Domenica 7 e Lunedì 8 Dicembre seminario residenziale di ERBORISTERIA STAGIONALE dedicato all’INVERNO; con preparazioni adatte a questo periodo , per prevenire gli squilibri stagionali: in programma distillazione di oli essenziali , estratti a base di rosa canina, tintura madre a base di Echinacea, passeggiata nel bosco e riflessione sul significato profondo del periodo invernale. Per maggiori informazioni clicca qui: http://www.pimpinella.it/blog/eventi-corsi/erboristeria-integrale-3.htm

Domenica 14 Dicembre Seminario dedicato alle PIANTE CHE AUMENTANO LE DIFESE IMMUNITARIE e che aiutano a mantenerci in salute durante il periodo invernale. In programma un mellito di Rosa canina e una tintura madre immunostimolante. Per maggiori informazioni clicca qui: http://www.pimpinella.it/blog/eventi-corsi/le-piante-per-non-ammalarsi-2.htm

Vi ringraziamo per averci letto fin qui e vi auguriamo di poter godere dei colorati boschi d’autunno!!

Laura dell’Aquila e i meravigliosi amici del Giardino di PImpinella

Il Giardino di Pimpinella

Via Medelana 23, 40043 Marzabotto (Bo)

Tel.3899703212

info@pimpinella.it

www.pimpinella.it

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” Identik dell’ Erborista tradizionale “

Sin dall’ Antichità l’ uomo ha curato la sua salute utilizzando come rimedi le erbe spontanee raccolte nell’ ambiente vicino la propria dimora. IMG_0993

 Con il passare del tempo le virtù e la tossicità delle piante officinali furono tramandate sia oralmente ( medicina popolare ) specialmente da nonna a nipote, sia trascritte in preziosi libri grazie al lavoro certosino dei monaci ( medicina colta ); in tal modo tutti potevano godere delle loro proprietà mediante i rimedi popolari ( rimedi della nonna ) e i preparati galenici formulati dalle sapienti mani degli Speziali.

Ad oggi, l’ utilizzo delle piante officinali nei loro preparati più semplici come tisana, cataplasma, elettuario etc etc si è ridotto drasticamente per far posto ad un prodotto di facile e veloce consumo e di immediata efficacia dettato dalla frenesia dei tempi moderni, tralasciando così i veri preparati erboristici.

Infatti le tradizionali preparazioni erboristiche, che esaltavano l’ efficacia del fitocomplesso che rispecchia l’ armonica e naturale proporzione dei costituenti della pianta, vengono piano piano sostituite da prodotti aventi alta titolazione in principio attivo, allontanandosi così dal concetto “tradizionale” sino ad arrivare ad oggi ai dispositivi medici venduti anche in erboristeria.

La figura che ancora oggi preserva l’ estinguersi  della cultura erboristica è l’ Erborista tradizionale che pratica il suo mestiere con grande impegno sia in campo umano sia in quello professionale.

La custodia di questo grande patrimonio culturale comporta una continua ricerca di testi antichi ( biblioteche, mercatini ) e delle pratiche popolari cadute in disuso (la nuova generazione non é interessata ” al vecchio”) concentrando in questo mestiere l’ arte antica erboristica, un delicato tesoro che può estinguersi ad es. formulazioni tradizionali, pratiche per riconoscere la virtù della pianta fondate sul metodo dell’ analogia e della segnatura, fisiognomica etc etc.

Infatti chi esercita questo mestiere non é un semplice commerciante, ma una figura professionale che dispensa consigli erboristici “tagliati su misura” per il cliente, proprio come un sarto, in maniera tale da poter rendere il rimedio unico oppure suggerire di consultare il medico se  ritiene opportuno poiché l’ erborista non lo è e non può assumersi certe responsabilità. Così facendo si guadagna la fiducia sia del cliente sia del medico, infatti, capita che possano nascere delle collaborazioni tra l’ esperto delle piante officinali e il medico.

 

Le virtù di questo antico mestiere sono fondate: sull’ amore e il rispetto della natura che circonda l’ uomo con i suoi ritmi dettati dalle stagioni e del cosmo tramandatoci dalla sapienza antica spesso liquidata spesso come superstizione, sull’ osservazione dei segni del linguaggio non parlato, sull’ ascolto dei piccoli problemi e degli acciacchi della vecchiaia cercando di donare anche un po’ di serenità nel suo luogo di lavoro e studio magari seduti rilassandosi grazie agli odori delle piante officinali. Anche questa parentesi di serenità in un mondo nel quale invece l’uomo vive in perenne conflitto con la natura fino a sfruttarla oltre i limiti col rischio di pagarne le conseguenze, può giovare alla salute dell’uomo poiché anch’ esso è natura.

D.ssa Carmela Patania

Stress? una questione di testa. Ma anche di pancia.

Lo stress può alterare la funzionalità gastro-intestinale e la composizione della flora batterica presente nell’intestino. Questa alterazione provoca reazioni infiammatorie locali che possono modificare la funzionalità gastro-intestinale.

Studi recenti evidenziano che la microflora può influenzare la biochimica cerebrale e incidere sul sistema nervoso enterico.  Il cervello e l’intestino infatti sono collegati e in connessione tra loro tramite meccanismi ormonali e nervosi.

PEGASTRESS è un integratore alimentare dalla formulazione esclusiva che contiene una innovativa associazione di fermenti lattici che agiscono sull’equilibrio della flora batterica e vitamina B5 che contribuisce alla riduzione della stanchezza e dell’affaticamento psico-fisico.

L’intestino è un laboratorio di emozioni: soffre, gioisce, regola stress ansia e tensione. È intelligente tanto da essere definito “secondo cervello”.

  • Tensioni e dolori addominali, nausea e vomito possono essere espressioni fisiche dello stress.
  • Stati ansiosi (lavorativi, relazionali, scolastici e sportivi), disturbi dell’umore, e irritabilità, invece, sono espressioni di tipo psicologico.

L’abbinamento di due particolari ceppi di fermenti lattici in associazione alla vitamina B5 (conosciuta anche come vitamina antistress) ha mostrato un effetto positivo sull’interazione cervello-intestino, con sensibili benefici agli stati fisici ed emotivi.

PegaStress è disponibile nella pratica bustina orosolubile dal sapore gradevole:

  • con edulcorante naturale xylitolo;
  • non contiene glutine né lattosio. Senza zuccheri aggiunti;
  • adatto anche a celiaci, vegetariani, donne in gravidanza e bambini-ragazzi in età scolare.

PegaSress è distribuito in farmacia, nelle erboristerie selezionate e sullo store Pegaso.

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