Il mandorlo – Seconda parte

D.SSA CARMELA PATANIA
La mandorla è un seme oleaginoso ricco di nutrienti dal quale si estrae l’ olio per spremitura a

freddo. Esso è costituito da oleina, emulsina, proteine, glucosidi, minerali ( tr. Calcio, Fosforo,

Potassio, Zolfo e Magnesio), vitamine A, B1, B2, B6 ed E. Inoltre, è ricco in acidi grassi

monoinsaturi e in poliinsaturi (-) specialmente presenti nella mandorla secca.

Grazie al suo fitocomplesso, il seme esplica nell’ organismo varie attività tra le quali spiccano

l’ azione energizzante, riequilibrante per il sistema nervoso, rimineralizzante e ricostituente. Quindi

introdurre da 6-15 mandorle al giorno ( dipende dai soggetti ) è utile specialmente per gli sportivi e

per chi è astenico.

Ma ciò che conosciamo oggi, era già saputo in passato, ad esempio fu inserito nel Capitulare de

Villis di Carlo Magno per le sue proprietà riequilibranti e molto nutrienti.

Le mandorle verdi era uso mangiarle all’ inizio della primavera essendo appetitose ma erano anche

consigliate alle gestanti per eliminare la nausea; quelle secche sono difficili da digerire e portano

mal di testa.

Ildegarda di Bingen dal ” Libro delle creature”:

Chi ha cervello vuoto, un brutto colorito in viso e per questo ha male alla testa: la mandorla

riempie il cervello e conferisce un bel colorito. Chi si ammala al polmone e ha il fegato indebolito

mangi spesso, crudi o cotti: danno forza al polmne e non lo soffocano,

non lo rendono secco ma forte

Un esperimento condotto da Julius J. Kleeberg, capo del dipartimento di ricerca dell’ ospedale

municipale Rothschild di Haifa, ha rivelato l’ efficacia della mandorla dolce nella cura delle ulcere

gastriche ( Marzo 27, 1969 ). Egli notò che i grandi fumatori arabi del Medio Oriente, masticavano

mandorle in continuazione per alleviare i dolori gastrici. Infatti l’ olio delle mandorle, liberato dal

succo gastrico, depone una pellicola protettiva sulla parete dello stomaco, mentre le loro proteine

formano con l’ acido cloridrico dello stomaco un tampone naturale. Altri due prodotti contenuti

nelle mandorle permettono l’ uno di ridurre l’ esagerata produzione di pepsina dello stomaco malato,

l’ altro di accrescere l’ attività del tubo digerente. Poichè il tenore di glucidi nella mandorla dolce

non eccede il 20%, la cura può essere prescitta ai diabetici e agli obesi. Con il trattamento si ottiene

un sollievo rapido sia del bruciore che dei dolori epigastrici.

Gli Arabi furono i primi a scoprire il segreto della lavorazione delle mandorle tritate con albume

d’uovo e miele. Le specialità dolciarie a base di mandorle che attestano l’ influenza di questa

cultura in Sicilia sono la pasta reale , il torrone e il latte di mandorle ( orzata ).

L’ orzata è una bevanda rinfrescante analcolica di origine vegetale molto antica, si pensi che la

bevevano gli antichi Egizi. Oggi è molto diffusa soprattutto in Spagna e nei Paesi Latino-

Americani.Il nome deriva da una voce Latina hordeata, “fatta con orzo” ma con il passare dei

secoli, l’orzo è stato sostituito da altri ingredienti vegetali, in questo caso dalla mandorla.

Il latte di mandorle è indicato contro gli spasmi e l’infiammazione dello stomaco, dell’intestino,

delle vie urinarie, contro le palpitazioni e le tossi spasmodiche; inoltre è raccomandato ai

convalescenti e bambini. E’ anche un’ottima bevanda rinfrescante e tonificante nelle calde giornate

d’estate.

Ricetta per preparare sciroppo di orzata:

650g di mandorle dolci

3,25Kg zucchero di canna integrale

Si riducono in pasta fine le mandorle, pestandole in un mortaio aggiungendo loro 125g acqua fredda

e 750g di zucchero. Stemperare la pasta così ottenuta con un litro e mezzo d’ acqua fredda e filtrare

spremendo. Aggiungere a questa emulsione 2,500 Kg di zucchero e far fondere a bagnomaria.

Quando il tutto è fuso profumare con 250g di acqua di fiori di arancio.

Dai semi del mandorlo si ottiene anche una farina utile come detergente cutaneo e ammorbidente

della pelle delle mani.

Olio di mandorle dolci:

USO ESTERNO:

utile per tutti i tipi di pelle, molto lubrificante ma poco penetrante per questo è un ottimo olio da

massaggio. Contribuisce a diminuire il prurito, la secchezza, il dolore e l’ infiammazione.

Particolarmente utile per pelli secche, irritate e in presenza di eczema.

USO INTERNO:

lassativo per il neonato ( attenzione alla qualità dell’ olio !!!); con aggiunta di tanto zucchero, per

chi ha ingoiato una spina per calmare il dolore ed evitare eventuali ulcerazioni.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *