oligoelementi e oligoterapia (prima parte)

OLIGOELEMENTI E OLIGOTERAPIA

Gli oligoelementi sono elementi chimici presenti nell’organismo umano in piccolissime tracce.

Sono metalli e metalloidi, alcuni dei quali essenziali alla nostra vita.

I più noti sono il Rame, lo Zinco, il Manganese, il Cobalto, il Ferro, il Selenio, il Cromo ed il Fluoro.

Questi ed altri sono presenti nei cibi, tanto più presenti quanto più sani e meno trattati sono gli alimenti.

Sono parte integrante di moltissimi enzimi (sostanze che regolano le reazioni che avvengono nel nostro organismo e che lo fanno funzionare a dovere) per cui una carenza di oligoelementi nella nostra dieta può provocare danni alla nostra salute, in tal caso, è indispensabile reintegrarli.

Possiamo, per capire meglio, paragonarli alle vitamine, noi non le produciamo ma sono indispensabili per la nostra vita e perciò dobbiamo introdurle con la dieta, se c’è una carenza di vitamine bisogna reintegrarle in modo opportuno. Non tutte le forme in commercio (capsule, ampolle, compresse…) rendono l’assorbimento di questi elementi completo ed efficace, perciò è bene cercare gli oligoelementi in forma catalitica, cioè in soluzioni bevibili altamente ionizzate che consentano a questi elementi di raggiungere immediatamente e in quantità sufficiente le strutture enzimatiche che ne sono diventate carenti.

1- CENNI STORICI

Gli oligoelementi sono stati impiegati empiricamente in terapia fin dal medioevo.

Queste utilizzazioni non ebbero grande rilevanza perchè non si basavano su teorie serie e razionali e soprattutto non erano supportate da sperimentazioni cliniche significative.

Per fare un esempio, nel XVI secolo Basilio Valentino, uno dei primi e più grandi alchimisti della storia, osservò che alcune persone malate di “gozzo” (malattia della ghiandola tiroidea), trovavano benefici dall’assunzione di pezzetti di spugna marina arrostita alla griglia; alcuni secoli più tardi questi effetti benefici furono messi in relazione con la presenza di Iodio nelle spugne che interveniva nel metabolismo della tiroide.

Risalgono, invece, alla fine del 1800 i primi veri tentativi che diedero dignità scientifica alle sperimentazioni con gli oligoelementi.

Gabriel Bertrand (chimico e biologo francese) fece esperimenti di biochimica enzimologica (cioè studiò la costituzione e il funzionamento degli enzimi) e scoprì che alcuni oligoelementi hanno ruolo indispensabile per la vita.

Jacques Ménétrier, medico francese considerato il padre dell’Oligoterapia, impostò le basi di questa terapia a cui venne dato il nome di Medicina Funzionale.

La Medicina Funzionale, o Oligoterapia, si basa su moltissimi studi, circa 100.000 casi, tutti conservati presso il Centro di ricerche biologiche a Parigi, in cui lavorò Ménétrier con i suoi collaboratori.

La sua scuola e quella di altri illustri medici francesi, fra cui eccelse H. Picard (soprattutto per i suoi lavori in reumatologia), ottenne brillanti successi e fu in grado di sviluppare schemi terapeutici molto interessanti, ripresi da tutti i medici che in seguito si dedicarono a questa medicina.

2- COSA SONO GLI OLIGOELEMENTI

Il termine “oligoelementi” (dal greco oligos = poco), sta a indicare elementi chimici, per lo più metalli, presenti in piccolissime tracce negli esseri viventi.

Una definizione che può darci un’indicazione valida della quantità di un oligoelemento è quella data dal Forsenn negli anni’70:

“Oligoelementi sono tutti quegli elementi chimici che sono presenti in concentrazione uguale o inferiore allo 0,01% del peso secco del corpo umano.”

Questa definizione mette in luce 2 cose:

– gli oligoelementi sono parte costituente dell’organismo umano

– gli oligoelementi sono presenti in piccolissime tracce e per questo si differenziano da quegli elementi chimici che sono presenti nell’organismo in quantità maggiore.

Quindi abbiamo 2 grandi gruppi:

– gli Elementi maggiori

– gli Oligoelementi

GLI ELEMENTI MAGGIORI

Questo gruppo è formato da 12 elementi chimici fondamentali:

Idrogeno e Ossigeno (presenti nell’acqua, circa il 60-70% del peso umano)

Carbonio, Azoto e Zolfo (costituenti delle proteine, pesano alcuni Kg)

Calcio e Fosforo (costituenti di ossa e denti, pesano alcuni Kg)

Cloro, Sodio e Potassio (costituenti delle cellule, circa 259 g)

Magnesio (importante per l’attività di cervello, nervi e muscoli, circa 40 g)

Ferro (presente nei globuli rossi del sangue, circa 7 g)

Oggi il Ferro viene spesso messo tra gli Oligoelementi, in quanto presente in quantità molto piccole rispetto al peso totale di un organismo umano, anche se molto superiori rispetto agli altri Oligoelementi.

GLI OLIGOELEMENTI

L’intero gruppo degli oligoelementi costituisce, in totale, pochi grammi del peso di un organismo umano ed è formato dai seguenti elementi chimici:

Manganese, Rame, Zinco, Cobalto, Molibdeno, Nichel, Cromo, Litio, Stagno, Ferro, Vanadio, Fluoro, Iodio, Selenio, Silicio

che sono considerati “essenziali”, oltre a questi ci sono:

Alluminio, Bismuto e Germanio.

Oltre che quantitativamente, gli Elementi maggiori e gli Oligoelementi si differenziano per il loro ruolo biologico.

I primi, infatti, hanno, principalmente, un ruolo strutturale ed energetico (non a caso sono i costituenti dell’acqua, delle proteine, delle ossa, dei denti, dei fluidi corporei… e di gluicidi e lipidi, principali fonti di energia).

Gli Oligoelementi, invece, hanno ruoli di tipo strutturale o funzionale a seconda della molecola a cui si legano, per esempio lo Iodio che entra nella composizione della Tiroxina avrà un ruolo strutturale, come il Ferro per l’emoglobina, se invece l’Oligoelemento fa parte di un enzima il suo ruolo sarà funzionale perchè interverrà in una determinata reazione biochimica, ovvero nei

meccanismi del metabolismo umano.

E’ evidente che essendo gli enzimi fondamentali per la vita dell’uomo gli Oligoelementi, che vanno a far parte di questi enzimi, lo saranno altrettanto.

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