USI e BENEFICI delle foglie di NEEM (seconda parte)

di Luca Cozzi:(Inizio seconda parte)

In quale forma sia meglio assumere le foglie di Neem internamente mi porta a considerare un aspetto interessante che comunque si applica a tutte le erbe e non solo al neem. Parlo quindi di tinture, estratti, capsule, tea.

Estratti e Tinture della foglia di Neem: se una pianta contiene sostanze tossiche, queste si concentrano solitamente negli estratti e nelle tinture. Diversi estratti conterranno diverse concentrazioni di diversi principi attivi a seconda del solvente utilizzato e del metodo di lavorazione. L’estratto di Neem è noto soprattutto per i suoi promettenti usi medicinali, ma alcuni esperimenti condotti su estratti di foglie di neem hanno evidenziato spiacevoli effetti collaterali negli animali di laboratorio. Se non si sa esattamente cosa si sta assumendo e che cosa si sta facendo è fortemente sconsigliata l’auto-medicazione con estratti o tinture. L’uso di estratti dovrebbe essere lasciato agli esperti medici ayurvedici.

Le capsule di Neem sono molto popolari perché sono convenienti, facile da usare e perché si evita il sapore estremamente amaro delle foglie. Ma le capsule sono il modo meno efficace di utilizzare le erbe. Sono generalmente mal digerite, scarsamente utilizzate e spesso stantie e inefficaci, il che significa anche che sono senza dubbio sicure…

Tè di Neem: le erbe essiccate preparate in tisane o infusi sono solitamente sicure ed efficaci. Questo è vero anche nel caso delle foglie di neem. Un tè di foglie di Neem ha un sapore estremamente amaro ed è quindi consigliabile miscelare le foglie con altre erbe. Nella medicina ayurvedica il neem non viene mai usato da solo ma assieme ad altre erbe.

Ricordo infine ancora che l’uso interno delle foglie di neem può interferire con il concepimento e con la gravidanza. Se si sta cercando di avere un bambino è consigliabile evitare il neem. Ma allo stesso modo bisogna sapere che se si stà cercando un mezzo naturale di contraccezione, ad oggi non esistono ricerche che provino l’efficacia come contraccettivo delle foglie di neem per uso interno.

Riporto ora alcuni esempi di come poter utilizzare le foglie fresche o essiccate di Neem.

Per preparare l’estratto di foglie di Neem: coprire le foglie di neem con acqua in un rapporto di 1 a 5 (1 Kg di foglie e 5 Kg di acqua), lasciare le foglie in ammollo per 12 ore, non scaldare o bollire il mix perchè il calore abbassa il contenuto di Azadirachtina contenuto nelle foglie, trascorse le 12 ore macinare le foglie in acqua e poi filtrare il composto. Per filtrare bene il composto conviene dapprima filtrare utilizzando della garza così da eliminare il grosso e poi filtrare una seconda volta utilizzando appropriata carta filtro. Avrete ottenuto a questo punto un liquido chiaro e trasparente. Mettere l’estratto in bottiglia scura e conservare in frigorifero. Il consiglio è sempre, avendone la possibilità, di preparare giornalmene l’estratto così da poterlo assumere sempre fresco. L’estratto può anche essere aggiunto all’acqua del bagno per proteggere la pelle e combatterne le impurità. Se volete usare le foglie di Neem per il bagno ma non avete dell’estratto pronto, potete allora mettere a bollire dell’acqua con una buona dose di foglie (come per preparare un tea robusto) e poi aggiungerlo all’acqua del bagno.  Se invece volete preparare un’estratto da utilizzare per le vostre piante da giardino (azione fungicida, antiparassitaria e insetticida) allora, mantenendo gli stessi rapporti, lasciate le foglie a bagno per una settimana e poi spruzzatene l’estratto. L’esratto ottenuto sarà molto più potente ma nello stesso tempo anche dall’odore molto più intenso.

Senza titolo2

Per preparare dell’acqua di neem da utilizzare in caso di prurito agli occhi, occhi rossi, congiuntivite ecc bollire dieci foglie fresche di neem in un litro d’acqua per dieci minuti, mettere alcuni pezzi di cotone a bollire assieme così che possano assorbire le impurità. Lo stesso mix può essere utilizzato per gargarismi per curare il mal di gola e come lavaggio della bocca per il trattamento di malattie gengivali oltre che per prevenire la carie. Per preparare invece un’acqua per lavare il viso mettere a bollire in acqua una buona dose di foglie (come per preparare un tea robusto), far bollire per qualche minuto poi filtrare e aspettare che il composto sia diventato freddo. Lavarsi il viso più volte al giorno permette di sfruttare le proprietà antibatteriche del Neem in caso di acne e punti neri con risultati eccellenti.

Un’altro utilizzo delle foglie di Neem è la preparazione di una pasta o crema di foglie di Neem. Può essere utilizzata per il trattamento di vari disturbi della pelle…acne, punti neri, eczema, psoriasi, scabbia; qualsiasi disturbo della pelle vi affligga, con l’applicazione della pasta di neem potrete avere incredibili benefici. Sono diversi i metodi utilizzati per preparare questo  erbolato e di seguito ne riporto alcuni.

Il metodo più semplice prevede l’utilizzo del mortaio e del pestello. Pestare alcune foglie fresche di neem con l’aggiunta di poche gocce d’acqua, quantità sufficiente a rendere cremoso l’erbolato. Usare il preparato così come è. Applicare sulla pelle e lasciare per venti minuti o fino a quando è quasi asciutto e poi risciacquare.

A volte nella preparazione vengono usate più piante, o parti di esse, come ad esempio nel trattamento tradizionale per combattere la scabbia, utilizzato anche in più di uno studio clinico,     dove vengono combinate quattro parti di foglie di neem e una parte di curcuma. Un’altra variazione è quella di coprire le foglie di acqua calda fino a quando non si siano ammorbidite, una volta morbide schiacciarle nella stessa acqua fino ad avere ottenuto una crema. È anche possibile utilizzare l’estratto di foglie; mescolare l’estratto con un’altra droga in polvere, ad esempio polvere di calamina (il suo nome deriva dal latino “calamina”, a sua volta dal greco “kadmeia”, che significa “terra di Cadmo”, in rifermento all’omonimo personaggio leggendario, fondatore di Tebe. La polvere di calamina è formata principalmente da ossido di zinco (ZnO), di colore bianco, oltre ad una piccola quantità di ossido di ferro; la combinazione dei due elementi crea questa graziosa e leggera polvere rosa. L’ossido di zinco, noto anche come zinco bianco o bianco di Cina, viene utilizzato negli unguenti medicinali come antisettico. Viene ricavato dalla zincite, un minerale che diventa ossido di zinco se esposto ad alte temperature. La polvere di calamina è uno dei componenti principali della tradizionale lozione di calamina, molto usata come lenitivo per episodi di eritema, urticaria e irritazione cutanea. Storicamente veniva mescolata con l’acqua di rose come ingrediente di una maschera lenitiva per il viso. Tradizionalmente la polvere di calamina è utilizzata all’interno di ciprie, polveri di talco e dentifrici)  o polvere di legno di sandalo. Raggiungere la consistenza di crema e quindi applicare.

Senza titolo3

Ovviamente l’erbolato di neem può essere anche preparato partendo da foglie essiccate. Questo è un modo facile e veloce per fare un buon erbolato di neem utile per i piccoli disturbi della pelle come brufoli o foruncoli, infezioni della pelle, acne ecc. L’utilizzo dell’erbolato preparato partendo da foglie essiccate è solo molto più conveniente poiché le foglie essiccate sono molto più facili da mantenere e conservare. Mescolare una piccola quantità di foglie essiccate con una sufficiente quantità d’acqua fino al raggiungimento della consistenza desiderata. Applicare sulla pelle e lasciare asciugare. Un’altro modo per preparare un efficacissimo erbolato di neem è l’utilizzo della pelle/corteccia dei ramo giovani. Strofinare la corteccia su una superficie ruvida con un pò di acqua fino ad ottenere una pasta marrone. La crema ottenuta può essere utilizzata tal quale oppure miscelata con la crema ottenuta dalle foglie.

Questi sono solo alcuni dei metodi più semplici ed abbordabili da chiunque, metodi usati come “rimedi casalinghi” e tratti dall’uso tradizionale che viene normalmente praticato nei villaggi Indiani e Bangladeshi. Per riuscire a trasmettervi quanto la pianta di Neem sia di vitale importanza nella quotidianità ed economia dei villaggi aggiungo anche un’altro modo in cui le foglie di neem vengono usate.

Nel controllo dei parassiti  nei prodotti immagazzinati è uso mettere alcune foglie secche di neem all’interno dei contenitori, questo permette di preservare in maniera ottimale i prodotti. Farina di frumento, curcuma in polvere, farina di mais, farina di riso, legumi, ecc vengono spesso infestati da parassiti come il coleottero rosso della farina, il coleottero  del sorgo, noci, frutta secca, ecc., quando questi prodotti alimentari vengono conservati in contenitori che per lungo tempo non vengono aperti.  Molte persone non sono consapevoli dei sintomi né delle ragioni per le quali avvenga l’infestazione da parassiti. La larva, così come l’adulto dell’insetto, rompe il duro rivestimento del seme e si introduce mangiando completamente l’endosperma contenuto nei chicchi. Nel caso della farina è stata anche riscontrata la presenza, all’interno dei contenitori, di deiezioni dei parassiti.  Di seguito riporto una parte tratta dall’articolo – Natural Remedies For Controlling Pests in Your House – scritto da  K Vijayalakshmi & Subhashini Sridhar del “Centre for Indian Knowledge Systems”.

 

[..] Umidità e asciugatura

L’eccessiva umidità nei prodotto alimentari immagazzinati è una delle principali cause di malattie fungine come la muffa e inoltre attire molti parassiti. Quindi una periodica aerazione sotto il sole caldo,  dell’alimento immagazzinato, ne impedisce la formazione. È più sicuro immagazzinare le grandi quantità di granaglie in grandi sacchi. Prima di essere utilizzati, i sacchi,  vanno trattati con una soluzione preparata con i kernel del neem (il kernel è la parte dura che protegge il seme). Per peparare una soluzione al 10% con i kernel del neem, polverizzare 1 Kg di kernel di neem, raccogliere la polvere in un sacchetto di stoffa e metterlo in ammollo in 10 litri di acqua durante la notte. Il mattino successivo spremere bene il sacchetto e immergere per mezz’ora in questa soluzione i sacchi. Mettere i sacchi ad asciugare all’ombra e quindi utilizzarli per immagazzinare le granaglie. Questo metodo preserva il prodotto da attacchi di parassiti  per un anno. Per utilizzare questo metodo anche con i sacchi di stoffa sono necessari 2-3 litri di  Per 10 borse di stoffa, due o tre litri di una soluzione fatta con l’estratto di semi di neem.

Conservare i prodotti vegetali

Per immagazzinare prodotti alimentari come legumi, frumento, riso e altre derrate, possono essere adottati i seguenti metodi:

  • Per un kg di qualsiasi tipo di granaglia , bisogna usare 10 gr di polvere di semi di neem. La polvere può essere raccolta in un sacchetto di stoffa e posizionata all’interno dei contenitori.
  • La polvere dei  rizomi di Acorus calamus può essere mescolata nella proporzione di 1 kg a 50 kg di grano. Per lo stoccaggio del riso, è consigliato un kg per 100 kg di riso. Questa polvere può essere messa in una busta di panno che viene inserita nel contenitore dove è immagazzinato il prodotto.

    (Fine seconda parte)

 

Un pensiero su “USI e BENEFICI delle foglie di NEEM (seconda parte)”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *